ROOTS MANUVA - ALTERNATELY DEEP

Reviewed by Blema
VOTO
(da 1 a 5)
: 2,5

Io lo so che faccio bene a fidarmi del mio intuito femminile quando si tratta di acquistare CD's... Questo di Roots Manuva l'ho lasciato sullo scaffale di quel negozio. E non me ne sono pentita. "Alternately Deep" altro non è che una raccolta del materiale che venne registrato durante la preparazione di "Awfully Deep" ma che non fu incluso nell'album. Tuttavia, i fan riconosceranno molte di queste tracce perché apparse nei singoli, nei vinili e in siti che lo riguardano: i pezzi inediti infatti sono soltanto cinque. Cominciamo con lo specificare che rispetto all'album precedente, questo è decisamente molto più garage; c'è più tendenza ad aggirarsi nei sottogeneri dell'elettronica piuttosto che cimentarsi in qualcosa di più classico; i produttori infatti sono tutti nomi noti nel grime ma pressoché sconosciuti alla scena Hip-Hop. La prima traccia riassume tutto ciò che finora ho scritto e Roots Manuva si riconferma il personaggio paranoico e sarcastico (<<long time loony/black George Clooney>>) di cui ci ricordavamo. I pezzi migliori, grime, che ci sono in quest'album sono "No Love", "Seat Yourself" e "Check It": questi vanno ascoltati su un signor impianto stereo ad alto volume, perché possano essere apprezzati pienamente. Diciamo che i momenti peggiori di "Alternaltely Deep" si presentano quando i produttori tentano di fare qualcosa di più Hip-Hop, ma i risultati sono "Things We Do", dove sembra di ascoltare un pezzo drum'n'bass a rallentatore, e "Nobody's Dancing", una vecchia sigla dei cartoni animati con qualche synth in più. Fortunatamente un pezzo rap su dodici tracce alla fine c'è, è "Grown Man", introspettiva come solo una traccia di Roots Manuva sa essere, con campionamenti Jazz che vanno a comporre un beat molto morbido e più tradizionale. Comunque sia, è innegabile il talento musicale che Rodney Smith possiede, ma forse questo mc tra qualche album interesserà di più gli appassionati di elettronica rispetto a noi maniaci del rap: auspicabili infatti sarebbero collaborazioni del suddetto mc con dj's come Roni Size e Wildchild. Complessivamente, "Alternately Deep" non è una brutta raccolta ma qualitativamente inferiore ad "Awfully Deep" e decisamente molto poco Hip-Hop.


TRACK LIST

Roots Manuva - Alternately Deep (Big Dada Recordings 2006)
  1. No Love
  2. Seat Yourself (Miami Mix)
  3. Double Drat
  4. Nobody's Dancing
  5. Things We Do
  6. Check It (Remix)
  7. Get U High
  8. Colossal Insight (Jammer Remix & Revox)
  9. Mean Street
  10. Pep My Game
  11. World Is Mine (Plan B Studio Version)
  12. Grown Man
BEATZ
  • Roots Manuva with the additional production by Steve Dub: 1, 3, 6, 7, 9
  • Roots Manuva: 2, 10
  • The Easy Access Orchestra and Roots Manuva: 4
  • The Easy Access Orchestra and Roots Manuva with the additional production by Steve Dub: 5
  • Jammer: 8
  • Wayne Bennett and Roots Manuva: 11
  • Colossus and Roots Manuva: 12