RJD2 - THE HORROR

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VOTO
(da 1 a 5) : 4

A meno di un anno di distanza dall'uscita di "Deadringer" RJD2 torna nei negozi di dischi con un doppio CD che raccoglie remix, b-sides e curiosità varie. Definire "The Horror" un EP mi sembra alquanto riduttivo, dato che le dieci tracce presenti più l'abbondante quantitativo di materiale video sono sufficienti per far venire le palpitazioni ad un qualsiasi fan del produttore; al tempo stesso parlare di secondo disco solista di RJD2 sarebbe frettoloso, perché "The Horror" non possiede le stravaganti genialità che affollavano "Deadringer". Potremmo vederla così: "The Horror" è il digestivo, la giusta chiusura a quanto già assaggiato fino ad ora (in attesa ovviamente di un nuovo, succulento pasto). RJD2 conferma infatti di essere uno dei produttori più interessanti del momento, estremamente completo per quel che riguarda l'aspetto tecnico, innovativo, capace di creare atmosfere dense e ricchissime di suoni (mi ricorda vagamente un certo Dj Shadow). Stupisce in particolar modo l'uso personalissimo delle batterie, curate con millimetrica attenzione e strutturate in modo tale da fondersi alla perfezione con i vari campioni presenti. Il primo CD contiene tre remix, tre b-sides e quattro tracce presenti nella loro versione originale (tre delle quali strumentali): "Final Frontier" e "June" non reggono il confronto con quanto già ascoltato in "Deadringer", in particolar modo la prima perde qualcosa nel cambio di ritornello, mentre la seconda non riesce a concretizzare a pieno le atmosfere malinconiche e rarefatte dell'originale se non nel finale, molto bella e lievemente più lenta "Ghostwriter", alle cui trombe (splendide) va ad aggiungersi un giro di chitarra niente male; delle tre tracce assenti da "Deadringer" la migliore mi è sembrata "Let The Good Times Roll Pt. 1", a mio avviso perfino più bella della stessa Pt. 2, buona anche "Bus Stop Bitties", con un magnifico flauto iniziale che sembra ispirarsi ai Jethro Tull (e dire che anche la copertina col vecchio barbuto in primo piano fa venire subito in mente il gruppo di Ian Anderson), molto più soft "Sell The World", il cui morbido giro di piano farebbe venire i brividi a chiunque; oltre a queste troviamo "The Horror", bellissima, e le tre strumentali di "Final Frontier", "F.H.H." e "Counseling" (ancora una b-side). Il secondo CD invece raccoglie due impressionanti estratti live, il primo al Beta Lounge di San Francisco e il secondo al Bowery Ballroom di New York assieme ad El-P, Murs ed Aesop Rock, il video di "The Horror", splendido, con tanto di making of, infine una esauriente galleria fotografica. Tirando le somme ne viene fuori che il secondo CD, data soprattutto l'ottima qualità dei suoi contenuti, finisce col suscitare un interesse maggiore rispetto al primo, premiando dunque le giuste intuizioni della scuderia di El-P di utilizzare come cavallo da traino del materiale non esclusivamente musicale. La Def Jux sa muovere bene le proprie carte, su questo non c'è dubbio, "The Horror" ne è l'ennesima conferma immune da eventuali delusioni. Ma il mio consiglio è comunque quello di recuperare, se ve lo siete persi, prima "Deadringer", goderselo tranquillamente per un periodo di tempo indeterminato e solo successivamente mettersi alla ricerca di "The Horror".


TRACK LIST
RJD2 - The Horror (Definitive Jux 2003)

Disc 1:

  1. The Horror
  2. Ghostwrihter Remix
  3. Final Frontier Remix [Feat. Blueprint, Vast Aire, Aesop Rock and Murs]
  4. Bus Stop Bitties
  5. Let The Good Times Roll Pt. 1
  6. Sell The World
  7. June Remix [Feat. Copywrite]
  8. Counseling Inst.
  9. Final Frontier Inst.
  10. F.H.H. Inst.

Disc 2:

  • Exclusive Live Footage: at Beta Lounge SF & Bowery Ballroom NYC [Feat. El-P, Murs and Aesop]
  • The Horror: Animate/Sneak Peak: The Making Of The Horror Music Video
  • Interactive Photo Gallery
BEATZ
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