Reks - Straight, No Chaser

Reviewed by Mistadave
VOTO
(da 1 a 5)
: 3,5

E' mia personale convinzione che non si possa dire nulla sull'etica lavorativa di Statik Selektah, il quale utilizza il giorno, la notte, la sua abitazione o la provvisorietà di una postazione durante un tour per confezionare tutte quelle basi che vanno a finire sui suoi producer album o su interi progetti dedicati a un singolo mc. Il passato ha dato delle indicazioni alterne: a volte geniali, vista l'alta qualità di numerosi lavori - vengono subito in mente Termanology ed Action Bronson - che hanno posto l'accento sulla bravura nel comporre l'occasionale hit underground grazie alla nota miscela tra durezza ed orecchiabilità, altre volte deprimenti e incolori, specialmente in tutte quelle occasioni dove ci si intestardisce nel cercare il loop vocale pitchato e lo si abbina a qualche beat troppo soft, creando un disequilibrio a volte incomprensibile. Quanto premesso potrebbe essere l'esatto sunto del nuovo disco di Reks, "Straight, No Chaser", che Statik cura da cima a fondo e dove l'andamento resto quello di sempre: un'altalena in cima alla quale ci si esalta e ci si ammoscia con una rapidità a volte disarmante, dove nuovi colpi da maestro istantanei si alternano a tracce soporifere, per lo più sorrette dalla competenza tecnica di un rapper che possiede piena padronanza delle proprie capacità. Reks mette difatti in piazza un arsenale lirico/strutturale per lo più composto da rime interne, allitterazioni e divisioni di sillabe atte a trovare sempre il corretto suono della frase, complesso di abilità che gli permette di rendere interessanti argomenti non certo inediti come l'ascesa dal basso all'alto nell'industria musicale e l'improvviso arrivo della fama dopo il lavoro duro ("Chasin'", "Autographs"). La varietà di argomenti è comunque ben più vasta e tocca tematiche sociali che spesso hanno il minimo comune denominatore nella relazione stretta tra le persone, siano esse genitori e figli ("Sit/Think/Drink", "Parenthood") piuttosto che amanti alla deriva ("Break Ups"), senza tralasciare pezzi più riflessivi e personali ("Regrets"). L'album in fin dei conti è più che buono, solo soffre di improvvise picchiate verso il basso che gli spezzano il ritmo. La già citata "Chasin'", grazie alla perfetta commistione tra batteria, giro di piano e flow di un rapper che non ha problema alcuno a cavalcarla con grande autorità, può essere classificata tra le migliori produzioni mai uscite dalle macchine di Statik, così come di grande spessore risultano essere l'intelligenza costruttiva della malinconica "Sit/Think/Drink" e l'atmosfera oscura ma spruzzata di Jazz presente in "Cancel That". E' uno stato di grazia breve, che semplicemente non riesce a protrarsi con costanza nel disco: "Straight, No Chaser", la titletrack, è una composizione lenta e priva di mordente, all'interno della quale Slaine suona evidentemente fuori posto; "Such A Showoff", con Termanology, è impalpabile e grossolana; "Sins", uno degli episodi più carini, utilizza però effetti vocali già sentiti ("Kill Em", proprio di Reks tra l'altro...), infine "730" suona da riciclo bello e buono, in quanto le percussioni sono quanto di più simile ci sia alla "Speak Ur Mind" che Statik Selektah aveva prodotto per l'ultimo disco di Edo. G, "A Face In The Crowd". Reks si difende offrendo una prestazione generale di notevole qualità, il suo livello tecnico gli consente un utilizzo di vocaboli e immagini che lui fa sembrare facile, vista la scioltezza che ha nel rappare, ma dietro al quale è possibile captare un complesso lavoro di intagli e inventiva. E' un artista che catalizza l'attenzione per la sua proprietà di linguaggio, per il flow copioso e per la voglia che fa venire di andarsi a risentire continuamente i concetti espressi, sia per il loro significato che per come è capace di esporli, indubbi indizi che conducono a un mc di grande spessore, il quale, non a caso, crea enormi differenze tra sé ed ospiti che talvolta cercano addirittura di suonare come lui. Per il prossimo album, tuttavia, è auspicabile il ritorno a una rosa più ampia di produttori, che sappia dare un vero valore aggiunto a qualcosa che, di per sé, è davvero elevato.


TRACK LIST

Reks - Straight, No Chaser (Showoff Records/Brick Records 2012)
  1. Autographs
  2. Sit/Think/Drink
  3. Power Lines [Feat. Ea$y Money]
  4. Riggs & Murtaugh [Feat. Action Bronson]
  5. Such A Showoff [Feat. Kali, JFK and Termanology]
  6. Cancel That [Feat. Wais P The Pimp]
  7. Parenthood
  8. Break Ups [Feat. C Sharp]
  9. Chasin'
  10. Sins [Feat. Alias]
  11. Straight, No Chaser [Feat. Slaine]
  12. Lost In Translation
  13. Regrets
  14. 730
BEATZ
All tracks produced by Statik Selektah