Fat Ray & Black Milk # The Set Up

Quando si parla di Detroit è inevitabile che spunti fuori il nome di J Dilla, specie se l'oggetto del discorso è Black Milk. Perché? Perché sorvolando su questioni di poco conto che vorrebbero trovare nel secondo il legittimo erede del primo (peccato non ci sia nessuna eredità da assegnare), bisogna comunque prendere atto di una verità: morto J Dilla chi più di altri ha saputo sintetizzare la Motor City nei linguaggi musicali dell'Hip-Hop è stato proprio Black Milk. "Popular Demand" e "The Set Up" sono infatti il frutto di una personalità artistica le cui principali fonti di ispirazione risultano evidenti, sì, ma mai ingombranti, il suono proveniente da Detroit è grosso modo quello e Black Milk, qui al fianco di Fat Ray, ha sempre cercato di interpretarlo alla proprio maniera. Le prime tre tracce di questo EP allungato (undici pezzi comprensivi di outro ed interludio) affondano subito il piede sull'acceleratore: "Flawless" si fa strada su un breakbeat zeppo di hi-hat, "Lookout" pressa su frequenze decisamente basse una cassa che pesta giusto all'altezza dello stomaco, "Bad Man" gioca la carta (vincente) Guilty Simpson e il ritornello raggamuffin di Scorpion. Nulla di superlativo forse, ma tanto quanto basta per sconquassare in un colpo solo pareti, impianto stereo e sistema nervoso del vicino. Ovviamente "The Set Up" non è un disco dai grandi contenuti, nove barre su dieci sono pure battaglie liriche ma la notevole differenza tra i timbri vocali di Fat Ray e BM e le varie partecipazioni in scaletta rendono il tutto un po' più assortito. Meritano quindi un cenno anche "When It Goes Down", "Get Focus" con Phat Kat ed Elzhi e il potentissimo minuto e mezzo di "Get Up", nel complesso abbiamo almeno sei/sette tracce da ascoltare a volume esagerato e senza troppo impegno e questo (a seconda dei gusti) è al tempo stesso il miglior pregio e il peggior difetto di "The Set Up".