Rapper Big Pooh - Words Paint Pictures

Reviewed by Paolo HCM
VOTO
(da 1 a 5)
: 4

Sempre più frequentemente nel panorama Hip-Hop a stelle e strisce degli ultimi anni assistiamo alla nascita di grosse crew e progetti più o meno di successo che danno origine anche a label indipendenti. L'artista in questione ha sposato fin dall'inizio della sua carriera questa formula, inizialmente assieme a 9th Wonder con i Little Brother e recentemente nel calderone della Mello Music Group. Personalmente, preferivo la moda a quattro mani della golden age, dove ci si fermava alla formula  produttore + mc, ora in queste grandi compagini, forse con interessi più aziendali, c'è spazio un pò per tutti, magari anche per voci mediocri. Ma veniamo al progetto in esame. Considero Big Pooh un rapper di talento, ma non così forte a livello globale; per intenderci, ha bisogno di un Apollo Brown per emergere veramente. Disco non molto lungo, questo "Words Paint Pictures", quasi in formato EP: nove tracce di cui le ultime due sono dei remix e solo un paio nelle quali Pooh si esibisce da solo. La produzione è completamente affidata, come detto, ad Apollo Brown e lo stile del disco è quello lì: solito stampo del produttore di Detroit, campioni Soul/Funk top accompagnati da beat potenti e rullanti crudi. Andatevi ad ascoltare una qualsiasi sua produzione degli ultimi tre anni e suonerà così fottutamente uguale all'altra, ma purtroppo con un suono tanto incredibilmente vincente. Nonostante la sua brevità, la mezz'ora di musica risulta molto intensa e RPB si dimostra in forma, con molta energia e voglia di raccontare e raccontarsi. Come suggerisce la cover, tanti sono i temi di protesta e analisi, trattati in maniera più o meno soggettiva: in "Stop", con Steve Roxx, si racconta della Polizia, anche tramite esperienze dirette; in "Promise Land" il rapper analizza i problemi delle carceri; con Ras Kass tira addirittura in ballo Obama in "Eyes Wide Open". Pooh ne ha per tutti, poi, in "Augmentation" (supportato da un bel video), dove analizza la situazione della scena Hip-Hop e del valore esibito dai vari mc's. Le collaborazioni sono molto varie: oltre ai gia citati Ras Kass e Steve Roxx, si apprezzano la voce di Eric (Blackk Soul) Keith in "How I Move", traccia un po' Reggae/Soul, e la combo abbastanza riuscita con Jalen Stanoy, Novey e Lute in "Kings", che affronta tematiche razziali - qua e là nel disco emerge infatti l'attacamento di Pooh per le sue origini. Un disco nel complesso riuscito, positivo sia a livello lirico che tecnico; Rapper Big Pooh ci dimostra che le parole hanno un grande potere e possono assumere colori e sfumature differenti, come suggerisce appunto il titolo. Apollo Brown è il solito e forse questo è un po' il solo punto di domanda di "Words Paint Pictures", spesso infatti sembra che il produttore lavori un po' troppo per se stesso e meno per il risultato globale, nonostante la qualità altissima dei beat. Su "Dice Game", "Blasphemy", "Trophies" e lo stesso "Words Paint Pictures" Apollo trova ottime soluzioni, ma sempre parecchio simili, come se avesse la sua valigia di strumentali da offrire ai vari rapper che affianca, pescando a caso senza una vera e propria personalizzazione delle stesse - il mio problema è che potrei stare ad ascoltare la sua musica per giorni, quindi non posso che promuoverlo ogni volta! In una parola? Artistico.


TRACK LIST

Rapper Big Pooh - Words Paint Pictures (Mello Music Group 2015)
  1. Augmentation
  2. Stop [Feat. Steve Roxx]
  3. Eyes Wide Open [Feat. Ras Kass]
  4. Promise Land
  5. How I Move [Feat. Eric "Blakk Soul" Keith]
  6. Candlelight [Feat. Marv Won]
  7. Kings [Feat. Jalen Santoy, Novej and Lute]
  8. Augmentation (L'Orange Remix)
  9. Promise Land (Apollo Brown Remix)
BEATZ
All tracks produced by Apollo Brown except track #8 by L'Orange