PUBLIC ENEMY FEATURING PARIS - REBIRTH OF A NATION

Reviewed by Mistadave
VOTO
(da 1 a 5)
: 3,5

I Public Enemy nonostante operino e pubblicizzino i propri lavori ormai esclusivamente tramite internet senza il supporto degli strumenti di massa, sono di questi tempi un gruppo molto prolifico e continuano a sfornare singoli, partecipazioni e soprattutto album da aggiungere ad una chilometrica discografia. Questo "Rebirth Of A Nation" arriva solo alcuni mesi dopo "New Whirl Odor", anche se è tuttavia improprio definirlo completamente un disco dei Public Enemy ed è doveroso aggiungere, come recita la copertina, che il progetto è coadiuvato e diretto per la maggior parte da un fido compagno del gruppo, Paris. Il rapper di San Francisco non solo ha prodotto tutte le canzoni presenti nel disco, ma in alcune occasioni si è cimentato nello scrivere le rime per Chuck D, un onore mai toccato a nessuno fino ad oggi; l'iniziativa non si discosta assolutamente dallo stile P.E. nonostante l'intervento di una terza persona, a maggior ragione se questa ne ha sempre condiviso ideali estremi pro-black e stile musicale aggressivo, proprio quello che Paris porta in dote per l'undicesimo lavoro in studio del gruppo più rivoluzionario della storia del Rap. Dal punto di vista musicale, il Funk da battaglia di Paris è inconfondibile: "Hard Rhymin", il miglior brano presente con un Chuck D fresco e tagliente, potrebbe essere il seguito ideale di "Bush Killa" dato il ritmo molto duro e la chitarra elettrica a sostegno, mentre la bella "Hannibal Lecture", costruita su un giro d'organo, "Watch The Door" e "Coinsequences" potrebbero benissimo provenire dalle sessions di "Sleeping With The Enemy". Complessivamente la mano di Paris si sente parecchio, e se nella maggior parte dei casi è perfettamente abbinata ai marchi di fabbrica del gruppo con basi incisive e bassi violenti che ricordano da vicino la Bomb Squad (un esempio su tutti la bella strumentale "Pump The Music, Pump The Sound"), inserendo nel calderone anche i campionamenti vocali dei precedenti dischi come da tradizione P.E., talvolta (vedi "Make It Hardcore" o il remix della già pubblicata "Hell No") risulta troppo marcata da un suono più leggero ed inconsistente che il rapper/produttore aveva sperimentato con "Guerrilla Funk" e non rende il risultato abbastanza noise come tradizione vorrebbe. Al microfono, gli ospiti sono tanti: la sorpresa più gradita è la presenza di Mc Ren, ex membro degli N.W.A. in seguito convertitosi all'Islam, ed è piacevole risentire dopo tanto tempo anche Kam, uno dei vecchi componenti del Lynch Mob di Ice Cube, non a caso tutta gente con alle spalle brani di carattere conscious e dal contenuto afrocentrico. Liricamente il disco è come di consueto forte, ricco di tematiche su cui riflettere, sempre attente alla posizione sociale delle persone di colore e volutamente reazionarie, come testimoniano "Raw Shit" (<<You're with us or against us>>), la stessa "Hard Rhymin" (<<Hell we bring back the meat that rap lacks/'cause like I said, we got sold down the river/and I ain't for these racist wars/Aa lie's fed by these TV whores>>) e la significativa "Plastic Nation", che tratta una tematica mai sentita in un disco Rap, quella della chirurgia estetica, esaltando concetti esattamente contrari a quelli tradizionalmente cari al genere. Questo ennesimo disco regalatoci dai P.E. continua il percorso intrapreso anni fa e quella missione che il gruppo ha incessantemente portato avanti in vent'anni di attività, disco dopo disco, e se da un lato è difficile non notare un certo distacco di Flavor Flav, che fuori dal gruppo non è molto rappresentativo degli ideali dello stesso e qui presente con l'appena passabile "They Call Me Flavor", dall'altro continua a stupire la veemente volontà di Chuck D di non mollare la presa contro il sistema, di voler dare un costante contributo alla sua gente rappando come se il tempo non passasse mai, come se i 46 anni che Mistachuck si porta sulle spalle fossero sempre stati 26, stavolta grazie ad un suono rinnovato che può dare altra longevità ad una carriera da leggenda.


TRACK LIST

Public Enemy featuring Paris - Rebirth Of A Nation (Guerrilla Funk Recordings 2006)
  1. Raw Shit [Feat. Paris and Mc Ren]
  2. Hard Rhymin' [Feat. Paris and Sister Souljah]
  3. Rise
  4. Can't Hold Us Back [Feat. Dead Prez and Kam]
  5. Hard Truth Soldiers [Feat. Conscious Daughters, Mc Ren and Dead Prez]
  6. Hannibal Lecture [Feat. Paris]
  7. Rebirth Of A Nation [Feat. Professor Griff]
  8. Pump The Music, Pump The Sound
  9. Make It Hardcore [Feat. Paris]
  10. They Call Me Flavor
  11. Plastic Nation
  12. Coinsequences [Feat. Paris]
  13. Invisible Man
  14. Hell No (We Ain't Alright) (Paris Remix)
  15. Watch The Door
  16. Field Nigga Boogie (XLR8R Remix) [Feat. Paris and Immortal Technique]
BEATZ
All tracks produced by Paris