P-LOVE - ALL UP IN YOUR MIND

Reviewed by fabio
VOTO
(da 1 a 5)
: 3,5

Ricordate la particolare alchimia presente in certe canzoni di "Maid Of Gold" dei Villain Accelerate? Ebbene, una grossa parte del merito spetta senza dubbio a P-Love, ai suoi scratch e al suo Rhodes. Il giovane Paolo Kapunan nel 1995 inizia a studiare la tromba alla McGill University di Montreal. Scopre il giradischi e, qualche anno dopo (dal 2000 ad essere precisi), si ritrova in tour con Kid Koala, Amon Tobin, Sixtoo e persino i Martin, Medeski & Wood; nel settembre del 2005 da alla luce "All Up In Your Mind", sua prima e unica (al momento) prova sulla lunga durata. Fin dai primi ascolti, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare dal corso biografico, non sembra essere propriamente un disco della maturità, piuttosto un lavoro che vuole essere distintivo e originale, ma che rivela un gusto un po' acerbo. Che sia un disco personale non c'è ombra di dubbio: P-Love non si preclude quasi nulla e fa praticamente tutto da sé, da scrittura e arrangiamento dei pezzi a tromba, chitarra, tastiere, sintetizzatori, basso, scratch, campioni e batterie (alcune programmate altre suonate). Tornando su ciò che viene percepito dalle orecchie, avverto una differenza tra alcuni episodi downtempo ben riusciti (alcuni dei quali caratterizzati da un amabilissimo gusto Hip-Hop) e altri pezzi che mi lasciano un po' indifferente; si tratta di alcuni casi di elettronica un po' fredda e con degli elementi quasi ostentati, come se una volontà di affermare un proprio stile (o addirittura watermark in certi casi) fosse più importante dell'effettivo risultato musicale, in termini di compiutezza ed estetica del pezzo. Per portare qualche esempio: "Six-Speed Solipsism" e la sua complicata ritmica e il senso di mancata armonia del basso sintetizzato con gli altri strumenti (in particolare con quell'assolo sui tasti) mi suona più come un esercizio che come un brano, in "Lâches Pas Les Études" è difficile capire dove si voglia andare a parare, "Isabella Frances" è davvero intrigante sul piano melodico (se si distoglie l'attenzione da alcuni elementi della batteria che lasciano un po' perplessi, bisogna dire che Matt Kelly alla chitarra e P-Love al piano elettrico si incontrano a metà traccia per dar vita a qualcosa di davvero speciale) ma come altri pezzi del disco risente di una certa incompiutezza o monotonia, o ancora "St-Viateur Shuffle, Part 2", con delle belle trombe e una batteria dalla corsa che ricorda un po' Shadow, è disturbata da tutta una serie di suoni elettronici che sembrano poco pertinenti - sia a livello ritmico che a livello sonoro - con il resto della canzone. Dall'altro lato invece "Let's Start At 58th And Roosevelt" passa abbondantemente la sufficienza, "Epilogue" è un bel pezzo con un nonsoché di nerd (probabilmente piacerà ad una buona parte degli ascoltatori di Anticon e simili, me compreso); "Rockland County Dramatics - Andante" è una bella prova del piglio musicale di P-Love, con una piacevolissima suonata di Rhodes che in questo caso ben si integra con gli altri effetti elettronici, ed è un ottimo preambolo alla sua controparte, "Rockland County Dramatics": la batteria è ben articolata, il piano elettrico è essenziale e le note basse della chitarra avvolgono e mantengono tutto a dovere, insomma è una bella canzone piena. Chiudo citando la esemplare (leggerete il perché qualche riga più sotto) "Blue And Brown", con basso ad opera di Bonobo. Si tratta di un piccolo gioiellino strutturato in due parti: la parte Blue, introspettiva ma allo stesso tempo sinuosa, vanta un bel tappeto sonoro in cui risalta il piano di Simon Little e una struttura ritmica che per sonorità suggerisce immagini della natura, poi giunge la parte Brown, quella dal background più propriamente black: un piano Rhodes con i tasti pigiati a dovere, con una leggera distorsione e delle note che trasudano sentimento e carattere, seguito dall'irruenza di una batteria che prende forma dall'Hip-Hop; la canzone si sviluppa poi in maniera non banale e senza cali di attenzione. Si tratta del pezzo più lungo del disco e non annoia nemmeno per un istante; è la dimostrazione della potenzialità di P-Love, che purtroppo non è riuscito a dare un'adeguata forma a tutte le idee di questo lavoro. Non so voi, ma se deciderà di pubblicare un altro disco non esiterò ad ascoltarlo, visto che è uno che ha le capacità per percorrere agilmente l'impegnativo cammino dell'evoluzione.


TRACK LIST

P-Love - All Up In Your Mind (Bully Records 2005)
  1. Let's Start At 58th And Roosevelt [Feat. Matt Kelly]
  2. St-Viateur Shuffle, Part 2 [Feat. Simon Little]
  3. Close The Light
  4. Six-Speed Solipsism [Feat. Amon Tobin]
  5. Four Inches Per Minute On The DVP
  6. Lâches Pas Les Études, Gertrude
  7. Rockland County Dramatics - Andante
  8. Rockland County Dramatics - Allegro [Feat. Simon Little]
  9. Blue And Brown [Feat. Bonobo and Simon Little]
  10. Isabella Frances [Feat. Matt Kelly]
  11. Palisades (Extendomix)
  12. Epilogue
BEATZ
All tracks produced by Paolo "P-Love" Kapunan
SCRATCH
All scratches by P-Love