Onyx - Against All Authorities

Reviewed by Blond Dee
VOTO
(da 1 a 5)
: 5

Se l'Hip-Hop fosse un esercito, Sticky Fingaz e Fredro Starr meriterebbero senza dubbio di essere congedati per aver scrupolosamente adempiuto ai loro compiti. Dopo più di vent'anni di onorato servizio, il duo del Queens non sembra assolutamente intenzionato a deporre le armi per ritirarsi a vita privata, anzi, il loro spirito belligerante è sempre intatto e l'ascia da guerra deve ancora portarsi a casa diversi scalpi prima di essere sepolta. In questo caso, chi sia la vittima della carneficina è abbastanza chiaro già dal titolo: "Against All Authorities" è un attacco frontale alle autorità e alla società americana raccolto in un EP di sei tracce che incarna senza tanti giri di parole la poetica dei nostri due. Scordatevi le rime impegnate o i riferimenti storici e politici (i testi alla Chuck D e alla KRS-One lasciamoli fare a Chuck D e KRS-One, appunto), ma potenza e forza nel rappare, che rappresentano esattamente lo stile e la forma espressiva degli Onyx. Ogni rima è un cazzotto in faccia e chi se ne frega se a volte si rischia di passare per dei cafoni (<<Ayo, the world is in a crisis, ISIS/shit is cold as ice is, where the fuck Christ is?>>). Che siano tornati ancora una volta per terrorizzare New York si capisce sin dall'apertura di "Strike Bac", con tanto di sirene della Polizia ad accompagnare la voce grattuggiata di Sticky Fingaz. Ma in questo caso neppure gli SWAT potrebbero far qualcosa per fermarli; ognuna delle sei tracce è una pallottola indirizzata alla tempia di un ipotetico rappresentante delle autorità e, dopo la traccia d'apertura, ecco che la titletrack mette in chiaro un concetto fondamentale: non c'è bisogno di andare a fare la guerra in Siria, Iraq, Afghanistan, Yemen, Tunisia, Libano o Giordania, il vero nemico è interno ed è costituito dalle autorità stesse e dalle bugie della società americana, nota a tutto il mondo per le sue eterne e irrisolvibili contraddizioni (<<Who is you? Fuck the rules, fuck the news, it's a lie/if you're ready to make your move let a two in the sky>>). Ogni traccia è un altro giro e ad ogni giro Sticky e Fredro ci offrono un altro regalo. "Look Like A Criminal" è un'accesa denuncia all'abitudine della Polizia nel considerare un afroamericano un criminale a prescindere, quasi applicando le teorie del Lombroso (<<Do I look like a criminal cuz my pants are saggin'?/Red box scissors and my drawers are slaggin'/they say that my facials look so violent/what the fuck, that's racial profiling>>) e non andando oltre le mere apparenze (<<I've never been on Gangland/got tats on my neck and they think I'm in a gang, damn>>). La serie di bombe continua con "Black Fatigue" e "Da Liquor Store", altra condanna diretta e inequivocabile contro i poliziotti troppo dediti, secondo i nostri due, a sfogare le loro frustrazioni sui ragazzi di colore nelle classiche drogherie americane. Il finale ci riserva un'ultima raffica di rime al nepal, "Fuck Da Law", che in linea coi brani precedenti non le manda a dire alla legge e ai suoi tutori. A fare da contorno all'aggressività lirica che ha reso famosi gli Onyx ci pensano le fantastiche sonorità confezionate per l'occasione da Scopic, che non sbaglia un colpo dando a ogni brano quel tono cupo e duro dal quale il gruppo ha dimostrato di non voler prescindere, rimanendo fedeli alla propria natura artistica. Ad affiancarli al microfono si susseguono con ottimi risultati SickFlo, Ras Kass e Merkules, ma il tocco che rende davvero vincente quest'EP, oltre a tutti gli aspetti appena citati, è senza dubbio l'idea d'inserire in ogni brano dei ritornelli semplici e diretti, in grado di far giungere all'ascoltatore il messaggio scelto senza che vi sia il rischio di fraintendimenti e aggiungendo una carica che ha lo stesso effetto del caffè amaro la mattina presto: esplosivo! Anche in "Da Liquor Store", dove lo stacco tra una strofa e l'altra è affidato a Jasia'n (non certo la stessa voce graffiante di Sticky), si riesce a creare un effetto ipnotico che nell'atmosfera del brano trascina l'ascoltatore direttamente sulla scena dei misfatti. Non mi pare un'eresia dare il massimo dei voti a un EP; è vero, è più facile non abbassare mai il livello in un progetto di breve durata, ma a volte è meglio sentirsi sei brani ben fatti che dischi eterni e graficamente rappresentabili da una sinusoide che oscilla continuamente tra tracce buone e altre di scarsa qualità. Ultima nota, personalissima, sui contenuti. E' chiaro che gli Onyx non siano dei poeti, anche i loro testi più impegnati sono a volte privi di grande profondità e ricercatezza, eppure dietro questo modo di scrivere così dritto io vedo l'essenza stessa del duo: dalla strada arrivano e alla strada torneranno, perciò di strada parlano, dicendo sempre la verità - o meglio, la loro visione dei fatti. Tornando alla similitudine di cui in apertura, se l'Hip-Hop fosse un esercito, Sticky Fingaz e Fredro Starr sarebbero probabilmente già finiti al muro per aver disertato e afferrato un microfono come arma. Le tinte camo gli donano solo nei video, sempre incazzati, come il loro logo, since 1992.


TRACK LIST

Onyx - Against All Authorities (Goon MuSick/Mad Money Movement 2015)
  1. Strike Bac [Feat. Sickflo]
  2. Against All Authorities
  3. Look Like A Criminal [Feat. Merkules]
  4. Black Fatigue [Feat. SickFlo]
  5. Da Liquor Store [Feat. Ras Kass and Jasia'n]
  6. Fuck Da Law
BEATZ
All tracks produced by Scopic and Onyx
SCRATCH
All scratches by Snowgoons