OMID - BENEATH THE SURFACE

Reviewed by Moro
VOTO
(da 1 a 5)
: 4,5

Ecco il bello dell'Hip-Hop, e in particolare di quello Underground: fare un album per se stessi, stamparne poche copie senza tante pretese, e poi vedere che questo disco comincia a girare ed essere apprezzato anche dall'altra parte del mondo. Questo è quello che è accaduto ad Omid Walizadeh ed al suo "Beneath The Surface". Tutto ha inizio al GoodLife di Los Angeles, agli inizi degli anni '90. Omid comincia a frequentare assiduamente questo locale, dove si ritrovano tutti quelli che volevano ascoltare a fare un certo tipo di Hip-Hop, lontano dagli standard che ormai stavano invadendo la scena. Si creano i contatti tra lui e molti mc's, e dopo anni di gestazione esce il disco, interamente prodotto da lui, e rappato da più di 30 mc's che, pur essendo molto talentuosi, non avevano ancora avuto la possibilità di registrare quasi nulla. Nomi come Aceyalone, P.E.A.C.E., Sach, Rakaa, 2Mex sono solo i più conosciuti di questo patchwork creativo. Pur essendo un numero veramente elevato di rapper e quindi di stili diversi, il lavoro risulta comunque molto compatto e solido, proprio grazie alle produzioni di OD che crea delle atmosfere originali e coinvolgenti, che pur suonando estremamente underground conservano una classe e una freschezza innate. Il suo stile è complesso e curato: le sue produzioni sono concettuali, ma allo stesso tempo ti entrano istantaneamente sotto pelle, semplicemente perché sono fatte veramente bene. Si sente il soul in "Who's Keeping Time?", il jazz in "For Her Souly, Slowly, Solely", si percepiscono gli odori della terra di Omid (che proviene dall'Iran) in "Hazardous Curves" e in "Farmers Market Of The Beast", si sente l'underground sperimentale in "Night And Day" e le produzioni alla Blockhead nella titletrack. Molto originale anche "BustMustJustUs" dove Omid campiona dei beat della colonna sonora di un vecchio film e le taglia nello stesso medesimo modo nel quale lo farà successivamente Dr. Dre nella strafamosa "Guilty Conscience" di Eminem. In attesa che recuperiate "Beneath The Surface", vi rimando alla lettura della sua intervista (clicca qui), divertente e interessante, come del resto lo è anche il suo disco.


TRACK LIST

Omid - Beneath The Surface (Celestial Recordings 1999)

  1. Beneath The Surface (Orion South and Phoenix Orin)
  2. When The Sun Took A Day Off And The Moon Stood Still (Aceyalone, P.E.A.C.E. and Self Jupiter)
  3. Who's Keeping Time? (Blackbyrd, Rakaa Iriscience, St. Mark 9:23 and Xololanxinxo)
  4. Hazardous Curves (Sesquipedalien)
  5. Night And Day (Circus and Mexican Descent)
  6. Sunny Side Up (DK Toon and Ellay Khule)
  7. Line Postin' In Pedro (J-Smoov and St Mark 9:23)
  8. Farmers Market Of The Beast (All Deadly Jizzm, Awol One, Circus, Radioinactive and Xololanxinxo)
  9. BustMustJustUs (2Mex, Ellay Khule and Wreccless)
  10. Subterranean Service (Adlib, Okito and Zagu Brown)
  11. For Her Souly, Slowly, Solely (H.I.M.N.L.)
  12. (in)sense (Puzoozoo Watt, Slan and Vixxen)
  13. You Are In My Clutches (P.E.A.C.E.)
  14. To The Turn Of The Earth (Adlib, Sach and Zagu Brown)
  15. Little Piece Of Heaven (Ghost Track) (Awol One)
BEATZ
All tracks produced by Omid