OMEGA ONE - THE LO-FI CHRONICLES

Reviewed by Moro
VOTO
(da 1 a 5)
: 5

Finalmente anche Omega One si reputa pronto per l'avventura solista: mette in valigia i suoi macchinari elettronici, la sua tavolozza con i colori e soprattutto la sua fantasia nel fare musica. La sua gavetta, probabilmente nota a pochi, lo vede soprattutto al fianco di due dei personaggi più significativi della scena underground: per Aesop Rock ricordiamo le produzioni di "Coma", "Skip Town" e "Sick Friend", per Blockhead invece troviamo la sua massiccia presenza in gran parte di "Music By Cavelight". Non a caso ho parlato di tavolozza con i colori, infatti disegna la copertina di "Labor Days" di Aesop Rock, come anche quella del suo stesso album, che è perfettamente in tema con le musiche oniriche e quasi extraterrestri che ci propone. Spesso i dischi strumentali di Hip-Hop underground (e questo ne fa parte) sono molto complessi dal punto di vista musicale, sono concettuali e fatti per un pubblico preparato e che non ha paura di spingersi verso frontiere poco accessibili e spesso sconfinanti in altri generi. Questo è certamente quello che accade in "The Lo-Fi Chronicles", ma qui il gusto per la ricerca è degnamente supportato da uno stile superbo. L'innovazione portata da Omega One è palese, ma allo stesso tempo la bellezza è tale che i suoi suoni arrivano diretti e immediati anche a chi non è abituato a questa tipologia di prodotti. Le batterie, i sintetizzatori, gli scratch, ogni suono è curato nei minimi dettagli, si nota una ricerca profonda unita ad una innata fantasia e naturalezza che sprigionano nell'ascoltatore sensazioni e stimoli mentali mai provati. Sentite che spettacolo le batterie di "Body Double", "Paper Bag Boxer" e "Cliff Banger", il piano di "Memento", la chitarra acida di "Mom's Revolver", le campanelline e i flauti di "Off The Horizon", il suono industrial di "The Hashishin" in contrapposizione con le sonorità extraterrestri di "Joint Operation", che continua ad essere in heavy rotation nel mio stereo da mesi. Le uniche due canzoni con del rap sono "I Want It All", dove I Self Divine (vi dicono niente i Micranots?!?!) fa il verso (a parer mio...) a Warren G nell'omonima canzone, e "Coup D'Etat" con la presenza di LoDeck, mc molto talentuoso con all'attivo già due dischi, ma che è ancora praticamente sconosciuto ed attualmente milita nella piccolissima etichetta Johnny23. Com'è accaduto fin'ora, la Nature Sounds non sbaglia un colpo: prendete a scatola chiusa "The Lo-Fi Chronicles", di album come questo ne esce uno all'anno se va bene!


TRACK LIST

Omega One - The Lo-Fi Chronicles (Nature Sounds 2005)

  1. Just A Sample (Intro)
  2. Body Double
  3. Memento
  4. T.a.B
  5. Paper Bag Boxer
  6. Mom's Revolver
  7. Off The Horizon
  8. Interlude One
  9. I Want It All [Feat. I Self Divine]
  10. The Hashishin
  11. Joint Operation
  12. Interlude Two
  13. 20 Million Miles
  14. Cliff Banger
  15. Coup D'Etat [Feat. LoDeck]
BEATZ
All tracks produced by Omega One