ORGANIZED KONFUSION - STRESS: THE EXTINCTION AGENDA

Reviewed by Al-X
VOTO
(da 1 a 5) : 5

"Stress" è un vocabolo molto presente nel linguaggio contemporaneo e trova utilizzo nei più svariati contesti. La definizione che ce ne dà la moderna psicologia è: <<la risposta psicofisica ad una quantità di compiti (cognitivi, emotivi o sociali) percepiti come eccessivi>> ("Sindrome generale da adattamento", Seyle, 1936). Lo stress è, quindi, qualcosa che accomuna tutte le specie viventi (non solo gli esseri umani) e che può suscitare reazioni differenti in base alla natura dell'individuo. Pharoahe Monch e Prince Poetry (due esseri umani molto speciali...), ad esempio, traggono dall'Hip-Hop la forza per reagire allo stress e alle pressioni negative della vita quotidiana, trasformandoli col loro talento in qualcosa di potentissimo e rigenerante, qualcosa che si chiama "Stress: The Extinction Agenda". Un incrocio tra un breve corso di sopravvivenza psicologica e un compendio di tutto ciò che (scientificamente provato!) non troverete mai nella maggioranza dei dischi Hip-Hop di $ucce$$o, il secondo album degli Organized Konfusion è quanto di più ingiustamente sottovalutato in tutta la storia della musica. Forse quarantasei minuti scarsi (tale è la durata del CD) non basterebbero all'ultimo arrivato nemmeno per pronunciare tutti i suoi a.k.a., agli O.K. sono stati invece sufficienti per concentrare in un unico supporto fonografico una mole di creatività e genialità musicale tale da rimanerci secchi. I nostri dottori avviano la terapia d'urto già dall'intro (<<I'm so confuuused, I don't know what to do, I think I'm going insane...>>), per poi attaccare il male alla radice nella titletrack (<<crush, kill, destroy stress!>> riecheggerà nella vostra mente come un mantra, quando meno ve lo aspettate, per non parlare della strofa di Pharoahe, che va dritto al sodo: <<most of you can't even comprehend what I am saying/to you even in my human form the message I'm relaying/why do you choose to mimic these wack mc's?/Why do you choose to listen to R'n'B?/Why must you believe something is fat/just because it's played on the radio 20 times per day?>>). Il tema dello stress è presente in tutto l'album, sia quando esso viene affrontato dal punto di vista delle cause ("Why", sul comportamento poco corretto di certe donne nei confronti degli uomini; "Stray Bullet", impietosa descrizione di ciò che accade quando la violenza delle armi, impersonate con cinica impassibilità dai due mc's, irrompe nella vita di persone innocenti), sia da quello dei rimedi (la splendida "Black Sunday", dove si esorta a trovare la fiducia in sé, nei veri amici e in Dio, qualunque siano le difficoltà: <<lawd help me out now/we gotta get together/we gotta organize/no matter the weather/it's a Black Sunday...>>; la conclusiva "Maintain", dove l'aggressività ostentata all'inizio in "Stress" viene stemperata dalla razionalità e dal senso della misura). Le metafore e i saggi di tecnica (mai fini a loro stessi!) qui non si contano nemmeno: arrivate esattamente a metà disco, traccia numero sette, "Bring It On", e recuperate in poco più di tre minuti tutto lo stile e il genio che avreste sempre desiderato trovare su un'unica traccia ma che, per incidenti di percorso, vi siete clamorosamente persi (l'album è uscito nel 1994, ma suonare "Bring It On" a distanza di anni, pure nel 2094, avrebbe ancora tanto, tanto, tanto senso!). Persino le party tracks ("3-2-1" e "Let's Organize", col contributo di Q-Tip ed O.C.) sono messe apposta per far recuperare la calma, il buonumore e l'energia positiva (<<something to parlay with and ease the mental>>). Oltre all'incredibile risultato che raggiungono sul piano delle liriche, Pharoahe Monch e Prince Po curano personalmente anche il grosso delle produzioni, attingendo a piene mani dal Jazz (campioni di Charles Mingus, Herbie Hancock, Donald Byrd, Eugene McDaniels, Cannonball Adderley) e lasciano spazio a Buckwild (DITC) e ai suoi potentissimi bassi su "Stress" e "Thirteen" e a Rockwilder per "Maintain". Pochi dischi Hip-Hop saprebbero farvi soffrire, gioire, riflettere e godere come questo; pochi artisti saprebbero mettere tutta la loro umanità e creatività in un lavoro discografico come hanno fatto gli Organized Konfusion in "Stress: The Extinction Agenda". Terapeutico.


TRACK LIST
Organized Konfusion - Stress: The Extinction Agenda (Hollywood BASIC 1994)
  1. Intro
  2. Stress
  3. The Extinction Agenda
  4. Thirteen
  5. Black Sunday
  6. Drop Bombs
  7. Bring It On
  8. Why
  9. Let's Organize [Feat. Q-Tip and O.C.]
  10. 3-2-1
  11. Keep It Koming
  12. Stray Bullet
  13. Maintain
BEATZ
  • Organized Konfusion: 1, 3, 5, 6, 7, 9, 10, 11, 12
  • Buckwild: 2, 4
  • Buckwild and Organized Konfusion: 8
  • Rockwilder: 13