<<Pronto, 9th?
Sono MURS, come va?>> <<Eh insomma, produco ma qui
non si vende niente... Piuttosto, il tuo nuovo album quand'è
che esce?>> <<Lascia stare, mi hanno spostato
mille volte la data... Senti, ma ti ricordi quelle 9/10 tracce
che avevamo registrato tipo un anno fa? Quelle con "Nina Ross",
"Pussshhh"...>> <<Sì, dovrei averle in
qualche remoto hard disk...ma non vorrai farle uscire
veramente?>> ...così mi immagino un colloquio
telefonico fra 9th Wonder e MURS a proposito di
questo, chiamiamolo per semplicità, album. La
realtà non è molto diversa: doveva uscire (e ora è
nei negozi) "Murs For President", ma data la sensata
paura per le scarse vendite a Murs viene in mente di ricordare
al pubblico della sua esistenza tirando fuori un progettino con 9th Wonder realizzato nel 2007 e messo nel cassetto
fino all'anno scorso. Addirittura arriva a registrare un
videomessaggio su YouTube in cui stringe un patto coi fan: io vi
metto in free download "Sweet Lord", ve lo regalo, ma
voi mi GIURATE che "Murs For President" lo
acquisterete. Ma MURS! Ma ti pare il caso, dico io? Cioè,
sei sempre stato un bravo rapper, schietto e ironico, uno che da
ogni album almeno due tracce bomba le tira fuori, cosa mai può
giustificare un comportamento di tale pateticità? Forse,
penso io, una coda di paglia e una sana autocritica rispetto
all'ultimo, ormai uscito, album...lo sai di aver fatto di
meglio, eh? Lo sai e ci preghi di chiudere un occhio per questa
volta... Scuoto la testa con rassegnazione. Finita la parte di
gossip e cazzeggio, possiamo passare a parlare sul serio di
"Sweet Lord". Come scritto sopra, sono dieci tracce
che durano complessivamente una mezz'ora. Il tema ricorrente,
cosa che di solito non caratterizzava gli album del duo, è
quello delle donne: l'amore, la rottura di scatole delle groupies,
ecc. Ciò che di bello hanno anche le tracce più d'amore ("Marry Me", "Love The Way",
"It's For Real") è che, alla fine, chi le
scrive è sempre MURS, quindi per quanto serie possano
sembrare hanno sempre una battuta pronta fra i versi o una
metafora grottesca che non c'entra niente e fa ridere per questo.
Il massimo è la vicenda di tale Nina Ross, una groupie un
po' fuori di testa che MURS incontra ad una serata: da ascoltare!
Spassoso storytelling come sempre. Non abbiamo parlato di
chi produce: quando 9th Wonder è con MURS è
come se si sentisse più libero e meno legato alla
questione del dover mantenere un'identità musicale ben
definita, cioè quella di chi ama la Motown, il Soul e per
questo deve fare beat che creino atmosfera e,
alla lunga, risultino monotoni. Con questo non intendo dire che, con MURS,
9th si dia al campionamento di musica popolare
cecena, certo le sue preferenze rimangono invariate, ma i beat
che realizza hanno qualcosa di un po' più vivo e
allegro. Se dovessi scegliere, non saprei dire qual è il miglior beat di quest'album
perché non ha senso scinderli dalle liriche (miscelati danno "Are You
Ready?" e "And I Love It", per esempio) quando
gli artisti sono questi e hanno già un trascorso musicale
non indifferente, pure insieme. Diciamo che MURS e 9th
Wonder ci avevano abituati a ben altro in passato ma, come si
dice, a caval donato non si guarda in bocca. |