Mr. Brady # Dusty Baker

Mi sono avvicinato a quest'album leggendo, naturalmente su RMZ, la recensione del secondo album ufficiale di Mr. Brady, "Dirty". Ingolosito dalla classificazione hardcore e dalla certezza di trovarmi davanti un prodotto parecchio ruvido, non ho esitato ad acquistarlo; il passo successivo è stato scovare, con ogni mezzo, anche "Dusty Baker". Agli amanti del Rap più underground il nostro amico dovrebbe essere noto per i prodotti registrati assieme a Johaz, Brea e Dj Artistic, ovvero i Deep Rooted, oltre che per il lungo girovagare negli ambienti più prolifici del sottosuolo Hip-Hop. Se "Dirty" vi era sembrato crudo e potente sin dal titolo, allora provate ad immaginarvi cosa possa essere il primo album di Brady, quello più legato alla pura passione piuttosto che a discorsi su guadagni e mercato discografico. Il lavoro è un susseguirsi di basi grasse ed estremamente dure, tutte (eccetto una) prodotte dallo stesso mc, poi rime incessanti sostenute da una voce molto profonda ma allo stesso tempo morbida e uno stile al mic dall'attitudine selvaggia e un pochino arrogante. Diciamo che l'atmosfera proposta si addice perfettamente allo stile delle uscite Battle Axe Records della seconda metà degli anni novanta, ovvero underground ed hardcore all'ennesima potenza. Va comunque sottolineato che il risultato finale non è certo un capolavoro assoluto nel panorama Rap dell'epoca; il missaggio ad esempio non è sempre eseguito con stile sopraffino o con la sensibilità dovuta, ma forse va bene così, lasciando percepire quella sana dose di credibilità cui ogni rapper lontano dal successo milionario auspica. Tra le tracce meglio riuscite va menzionata la seconda, "Mad Man", che ripropone nel ritornello un campionamento di Method Man accompagnato da una cassa durissima, "All Out War", più scura e tesa, la cattivissima "Emotions" e la più fresca "Corrupt World". E' chiaro che "Dusty Baker" sia un prodotto da consigliare particolarmente a tutti coloro che in passato hanno apprezzato Swollen Members, LMNO, Joey Chavez e via dicendo; più in generale risponderà ai gusti di chi non ne ha mai a sufficienza di beat pesanti, atmosfere corrosive e flow roventi.