|
|
|
|
Aperto e chiuso da due monologhi tratti da "Senza filtro", l'album "The dark side of the moon" affianca i milanesi Koma e Dam omaggiando, a mero titolo di citazione, il capolavoro omonimo dei Pink Floyd. Nei quarantasette minuti di durata, diciassette brani con diverse inflessioni musicali e un indirizzo contenutistico altrettanto vario: tra brani più hardcore ("Ho visto"), riferimenti alla società un po' retorici ("Pronto a tutto", "Dis social"), introspezioni ("Mare di notte", "Mariposa"), episodi ricalcati sul mainstream ("Il rumore del vuoto", "Una vita", "Inside of me", "Se cado") e rabbiose riflessioni sulla scena ("Caronte"), "The dark side of the moon" fatica a trovare una direzione precisa e perciò si dimostra un progetto non privo di segnali positivi, però discreto nella sua globalità. In dettaglio, la mancanza di spunti originali si riflette in una dimensione tecnica che, per ora, non lascia emergere qualità straordinarie, sia che si guardi alla componente lirica, lineare ma nella media del Rap degli esordienti, che al beatmaking, ben eseguito e tuttavia ancora privo di un carattere personale. Per dirla in altri termini, quello di Koma e Dam è un percorso che ha ancora bisogno di esercizio, ferma restando la solida base di partenza condivisa da entrambi. |
(Bra) |
|
TRACKLIST |
NOME GRUPPO Koma & Dam TITOLO DISCO COMPONENTI DEL GRUPPO E RISPETTIVI
RUOLI CONTATTI |
|