KILL THE VULTURES - KILL THE VULTURES

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VOTO
(da 1 a 5)
: 4,5

Già immagino qualcuno che a sentire "Good Intentions" pensa ecco i soliti bianchi che vogliono fare a tutti i costi gli alternativi. Ci tengo a fare una recensione dei Kill The Vultures senza usare la parola alternativo, fuori dal tradizionalismo malato e da quella brutta abitudine di dividere la musica in per tutti e per gli altri. Se proprio non ci entrate dentro limitatevi a lasciar perdere, dissi (vedi "Ecce Beast"). Io lo faccio con un sacco di musica. Provare a proporre una propria opinione, un altro modo di fare, criticare, ricercare, non è voler fare gli alternativi a tutti i costi. Basta con la parola alternativo. I Kill The Vultures non fanno Hip-Hop alternativo, ok? Neanche El-P, neanche gli Antipop, Flying Lotus o i Dälek, no. Togliete questo concentrato di presunzione fonetica dal vostro dizionario quando parlate di musica perché la musica alternativa - rullo di tamburi - non esiste, non vuol dire nulla. E se cento persone ascoltassero musica alternativa e venti musica canonica/popolare/commerciale vi sentireste ancora in dovere di utilizzare questa parola? O vi unireste ai venti per poi invertire le categorie? Secondo questa logica idiota e snob anche Lil' Scrappy proporrebbe musica alternativa se prendessimo come riferimento i Kill The Vultures. Invece no, il povero Lil' Scrappy  per voi rimane un cialtrone che biascica quattro rime di dubbio gusto e che, se potesse, si metterebbe il vostro bloccasterzo attorno al collo. Alternativo è una parola che o si attribuiscono gli stessi artisti quando vogliono mettere in campo degli intenti musicali la maggior parte delle volte disattesi e delle soluzioni forzate, o chi pensa di ascoltare qualcosa di migliore rispetto agli altri, o, ancora, i critici musicali che si inventano i trend più beceri ed estemporanei. Io rimango dell'idea che solo se conosci i canoni puoi sorpassarli e che quando si riesce ad abbatterli settando un nuovo standard in maniera del tutto spontanea, come qualcosa che viene da dentro, da uno studio e da una ricerca veri, si hanno i frutti migliori. E il primo disco dei Kill The Vultures è così, un paletto importante nello sviluppo della musica Hip-Hop, cosciente e con il pregio della spontaneità. L'esordio dei quattro ex Oddjobs è qualcosa che costringe a rivedere le proprie posizioni in materia di Rap come sono riusciti a fare Crescent Moon, Nomi, Advizer e il produttore Anatomy nella costruzione del loro primo lavoro. Il gruppetto di Minneapolis centrifuga senza nessuna presunzione Jazz, Rock, Blues e Hip-Hop in parti uguali fino ad arrivare a un risultato intenso e seriamente innovativo, anche a distanza di anni. Prendiamo di nuovo "Good Intentions", un tappeto sonoro sporco di Jazz minimalista composto da  qualche suadente nota di contrabbasso, da qualche fiato stanco e da un sottofondo impercettibile di batteria spazzolata, con i tre mc's che si avvicendando a declamare le proprie impressioni; una traccia così lucida, così naturale che non sconvolge nemmeno. Per tutti i trenta minuti o poco più di "Kill The Vultures" si avvicendano momenti furiosi come la martellante "Lovin' You Dangerous", gli echi industriali di "Hidden Signals", le distorsioni in uptempo di "7-8-9" e l'apocalisse di "Sick Days Are Upon Us" e episodi più fumosi e cadenzati dal sapore vintage, come "The Vultures", vero manifesto del gruppo, o la geniale "Howl N'Heal", un altissimo momento di ironia e classe lirica e compositiva. "Kill The Vultures" rimane una perla ancora nascosta, un concentrato di musica davvero retrò-futurista, uno di quei momenti sempre più rari in cui la necessaria deviazione dalla norma è perfettamente riuscita senza forzature di sorta, senza concettualismi di contorno, senza troppi intenti pretenziosi. Un disco che semplicemente è venuto così. Ed è venuto davvero bene.


TRACK LIST

Kill The Vultures - Kill The Vultures (Jib Door 2005)
  1. Lovin' You Dangerous
  2. Hidden Signals
  3. The Vultures
  4. 7-8-9
  5. Good Intentions
  6. Sick Days Are Upon Us
  7. Beasts Of Burden
  8. Howl N'Heal
  9. Behind These Eyes
BEATZ
All tracks produced by Anatomy