Come i più attenti di voi avranno avuto modo di notare, negli ultimi due/tre anni, soprattutto nella scena musicale d'oltreoceano, c'è stata una lunga rincorsa ai producer album e alla formula, di per sé classica, producer + mc, facendo rivivere episodi chiave dell'Hip-Hop di metà anni ottanta, quando Nas non aveva ancora pubblicato quella bomba d'innovazione che è stata "Illmatic" e quando l'idea stessa di proporre in un solo album più produttori e più mc's, magari provenienti da realtà diametralmente opposte per geografia e caratteristiche musicali, era totalmente inusuale; ma questo è tutto un altro discorso... Quello che c'interessa capire è come ciò si è riproposto nel presente e quando si è tradotto in prodotti di indubbio valore o, purtroppo, in uscite scadenti che hanno presto tranciato le gambe al beatmaker di turno. Fortunatamente, nel caso in esame abbiamo di fronte un album solido e Kid Tsunami, produttore all'esordio proveniente da Perth, Australia (sì sì, proprio la terra dei canguri), mi ha lasciato a bocca aperta. Sin dalle prime battute di "The Chase" si è investiti da un vortice di sonorità che ci riportano immediatamente alla old school, con beat grassi e pastosi in cui ogni singolo taglio ed ogni elemento della batteria si unisce e si fonde l'un l'altro, mettendo assieme un composto inscindibile. Gli stessi sample sono molto tradizionali e pescano qua e là tra le fonti che hanno segnato il beatmaking Hip-Hop. Kid ricorre a strumenti a corda pizzicati ("Bang Exlusive"), rudimentali suoni Elettronici ("Get It") e voci campionate come parte strutturale della ritmica stessa; inoltre, non mancano dei soffici xilofoni ("Catch Wreck"), morbidi bassi e qualche ottone Soulful ("Twothousand40", "No Guarantees", "Authentic"). Ciò che comunque più colpisce è la naturale semplicità con cui Kid Tsunami è riuscito a ricreare atmosfere così bene radicate nella cultura Hip-Hop; il Nostro deve essere un incredibile ascoltatore, ma soprattutto deve essere dotato di quel particolare tocco che permette a molti artisti di cogliere il meglio di ciò che li circonda, trarne insegnamento, elaborarne la propria interpretazione con estrema semplicità. L'intento di rendere omaggio a un certo periodo e di farne la propria base di partenza è fortemente decifrabile anche scorrendo la lista dei diversi rapper che hanno collaborato alla realizzazione di "The Chase". Dalla prima all'ultima traccia in scaletta gli ospiti sono dei cavalli di razza che hanno segnato numerosi passaggi di questo genere musicale: Kool Keith, Sean Price, Sadat X, Buckshot, El Da Sensei, Percee P, Bahamadia, sino a vere e proprie divinità quali Kool G Rap, Craig G, KRS-One, Prince Po e Masta Ace. Chiedersi di che livelllo siano le loro performance al microfono sembra un po' irriverente, anche se va detto che qualcuno tra i presenti risulta un po' appannato rispetto all'epoca d'oro in cui spaccava culi a destra e a manca; ad ogni modo è sempre un piacere risentirli e riconoscerne il flow inconfondibile sulle ottime batterie del signor Tsunami. "The Chase" è un bell'album, punto. Una sorta di amarcord che ci piace tanto perché dotato di cognizione di causa e quel rispetto reverenziale che, in questi casi, appare estremamente necessario.

TRACK LIST

1. AR Toxic [Feat. Kool Keith and Chuck Chilla]
2. Bang Exclusive [Feat. Sean Price and Chuck Chilla]
3. Get It [Feat. Prince Po]
4. Catch Wreck [Feat. O.C.]
5. Twothousand40 [Feat. Masta Ace]
6. On Course [Feat. Thirstin' Howl The 3rd and Sadat X]
7. What It Was [Feat. J-Live]
8. No Guarantees [Feat. Yesh]
9. Worldwide Connex [Feat. Craig G]
10. Take It Back [Feat. El Da Sensei]
11. Down Pat [Feat. Percee P]
12. Authentic [Feat. Bahamadia]
13. The First Letter [Feat. A.G.]
14. Art Of War [Feat. Kool G Rap]
15. These Are The Facts [Feat. KRS-One]
16. The Chase [Feat. Buckshot, Chubb Rock, Pharoahe Monch and Jeru The Damaja]