HAS-LO - IN CASE I DON'T MAKE IT

Reviewed by Cazza
VOTO
(da 1 a 5)
: 4 - -

Eccoci ancora una volta alle prese con un artista che si ritrova sotto l'ala protettrice della Mello Music Group e, ancora una volta, l'etichetta di Michael Tolle mette sotto contratto un cavallo di razza, di quelli buoni per tutti i terreni di gara, capace di occuparsi tutto da solo di ogni dettaglio, dal principio alla fine, partendo dalle produzioni e arrivando alle liriche, senza comprimari e senza alcuna assistenza. Il tutto sottolinea perciò l'estrema maturità degli scudieri Mello Music, capaci, anche se dotati di poca esperienza, di sfornare prodotti di merce sopraffina mostrando un equilibrio a dir poco invidiabile. Detto ciò, bisogna dire che Has-Lo, rapper/producer proveniente da Philadelphia, presenta caratteristiche in parte differenti dagli altri affiliati, distinguendosi non solo per la produzione musicale, ma anche per il flow e per le tematiche affrontate. Ma andiamo con ordine. Tutto l'album, 15 tracce per un totale di circa un'ora, è pervaso da un senso di sofferenza e tristezza, imputabile indiscutibilmente ai contenuti dell'mc, che si muovono intricati all'interno della psiche umana, spalancando ragionamenti e discorsi inerenti la depressione umana ed esaminando il susseguirsi della vita e delle esperienze quotidiane, naturalmente negative. Tutto ciò è facilmente rintracciabile all'interno del seguente stralcio: <<So much weight in the hands of fate/in the hands of time, as it passes by/and I have less to say, and I'm past my prime/and you listen when I spit, but you can't relate/'cause I'm a relic>>. Ogni singola traccia dell'album si delinea sui toni struggenti e sofferenti delle tematiche sopra citate e per nulla si discosta dal clima di negatività; ad accentuare le atmosfere portano il loro contributo anche le produzioni, che si distinguono per suoni e campioni parecchio cupi ed oscuri, ideati ad hoc da Has-Lo stesso per accompagnare le sue elucubrazioni malate scaturite dalla propria personale sofferenza. I beat sono in perfetto stile Mello Music, con casse profonde, giri di basso ricchi e corposi e rullanti importanti, che creano una struttura musicale di indubbia efficacia; persino il campionamento di archi, pianoforti lenti e melanconici, carillon, cori celestiali e fiati, sono pensati e distribuiti qua e là per incrementare la cadenza scura di "In Case I Don't Make It". Una descrizione siffatta potrebbe portare molti a credere che nel complesso si tratti di una sofferenza inaudita e petulante, ma gli stimoli forniti dall'album sono tanti e soprattutto è forte il fascino che ne scaturisce, un po' a ricordare gli eroi romantici o la labilità psichica dei grandi artisti espressionisti di inizio '900; per capirci, potrebbe essere una perfetta colonna sonora per i quadri di Schiele, Munch o Kirchner. Un discorso importante va fatto anche sulle capacità di Has-Lo al microfono: come sempre più raramente accade, il rapper è in perfetta simbiosi col beatmaker, perciò per quanto le produzioni possano essere intriganti e complete, di certo non è da meno l'attitudine al Rap, che si manifesta in un flow pacato, limpido ed incisivo. Nel complesso, l'album si presenta in un'integrità ideale e una dopo l'altra le tracce sembrano sostenersi a vicenda, creando un filo continuo che rende il risultato finale molto omogeneo, senza picchi negativi o positivi. L'aspetto cruciale resta tuttavia l'eccessivo pessimismo espresso lungo tutto l'incedere di "In Case I Don't Make It", che a molti potrebbe risultare un po' indigesto o fastidioso.


TRACK LIST

Has-Lo - In Case I Don't Make It (Mello Music Group 2011)
  1. Utero
  2. Build Jewelz
  3. Everything Is
  4. Fiber Optics
  5. Kinetic Energy
  6. Limit
  7. Untitled #1 (Hold On)
  8. Sub-Ether
  9. Forgotten Styles
  10. Untitled #2 (Conception To Procession)
  11. Storm Clouds
  12. Years Later
  13. Subliminal Oppression
  14. Limbo
  15. In Case I Don't Make It
BEATZ
All tracks produced by Has-Lo