AESOP ROCK - FLOAT

Reviewed by Al-X
VOTO
(da 1 a 5) : 4

Con la sua voce profonda, un flow spericolato, un'incredibile abilità lirica e compositiva ed una spiccata componente visionaria nei suoi testi, Aesop Rock si rivela uno dei personaggi sicuramente più innovativi e complessi dell'Hip-Hop americano dell'ultima generazione. Dopo "Music For Earthworms" e l'acclamato EP "Appleseed", usciti per piccole etichette indipendenti, "Float" può essere considerato il debutto ufficiale dell'mc newyorkese. Di certo, non è un disco immediato: ad un primo impatto anche il più allenato dei consumatori di un certo tipo di Hip-Hop potrebbe rimanere frastornato dall'incredibile quantità di informazioni verbali e sonore racchiuse nelle sue venti tracce, ma un po' alla volta potrà scoprire le meraviglie che Aesop è capace di creare con la musica e le parole. Parole, parole dappertutto, ce ne sono miliardi, che si rincorrono, si afferrano, sembrano non lasciare spazio al respiro; a volte sembrano non avere alcun senso, a volte sembrano averne fin troppo, come nel caso di "Basic Cable", una spietata riflessione sull'invadente presenza del tubo catodico nella società americana ("Please take me, please calm me, please make me a zombie/please I want to donate my brain to the monstrous Panasonic profit" ... "Crucify my little future to the monitor/damn it feels good" ... "My everyday is sitcom, soaps, news, bad dramatization/come along with me, my friend, for the most glorious sensation"). Concetti reali, come l'avversione per l'omologazione sociale in "Commencement At The Obedience Academy" ("My daytime is on some, yes sir, okay sir, right away sir/Sir do you mind if I breathe sir oh you do? Well excuse me sir fuck you"), si alternano ad acute osservazioni letterarie (come quella di "6B Panorama" sulle strade di New York e i personaggi che le popolano) ed a strani viaggi mentali e descrizioni non-sense ("Drawbridge", con la presenza 'sopra le righe' di Dose One ne è un esempio). Ma se il talento narrativo di Aesop Rock è fuori discussione, non è da meno quello di produttore: otto delle venti tracce di "Float" sono prodotte da lui (spiccano, tra le altre, "Big Bang", "How To Be A Carpenter" e la conclusiva "The Mayor And The Crook"). Le strumentali per le restanti tracce sono fornite dal suo compare, l'eclettico Blockhead (basterà accettare i suoi inviti a 'colazione', 'pranzo' e 'cena' per capire di che stoffa è fatto il ragazzo, per non parlare dei suoni di "I'll Be OK", "Basic Cable", "Oxygen", "Spare A Match" e "Attention Span") e da Omega (per la reggaeggiante "Skip Town"). Settanta minuti non sono pochi e di tanto in tanto si ha la vaga sensazione che alcuni pezzi si assomiglino o che, comunque, siano meno incisivi di altri. La verità è che ci vorrà molto tempo per metabolizzare compiutamente tutto il materiale contenuto in "Float", ma consiglio a chi si avvicinerà a quest'album di non arrendersi ai primi ascolti, di andare più a fondo, magari con l'aiuto dei testi, per comprendere meglio il senso e la bellezza delle canzoni ivi contenute. Date una possibilità ad Aesop Rock e a questo disco, ne resterete piacevolmente impressionati ed avrete, ancora una volta, l'occasione di conoscere ed apprezzare qualcosa che i media di massa e le classifiche più 'fighe' non vi mostreranno mai.


TRACK LIST
Aesop Rock - Float (Mush Recordings 2000)
  1. Float
  2. Commencement At The Obedience Academy
  3. Big Bang
  4. Garbage
  5. I'll Be OK [Feat. Slug]
  6. Breakfast With Blockhead
  7. Basic Cable
  8. Fascination
  9. Oxygen
  10. Skip Town
  11. 6B Panorama
  12. Lunch With Blockhead
  13. Spare A Match
  14. Attention Span [Feat. Vast Aire]
  15. How To Be A Carpenter
  16. Prosperity
  17. No Splash
  18. Drawbridge [Feat. Dose One]
  19. Dinner With Blockhead
  20. The Mayor And The Crook
BEATZ
  • Aesop Rock: 1, 3, 4, 8, 11, 15, 16, 20
  • Blockhead: 2, 5, 6, 7, 9, 12, 13, 14, 17, 18, 19
  • Omega: 10