Che la
Def Jux
non sia più quella di una volta, ormai si sente dire
spesso. Che non ci sia più molto di alternativo,
scioccante e assurdo in quello che fanno, ormai è assodato. L'effetto è
un po' passato, ma bisogna ammettere che la qualità rimane comunque alta e non ci si può stancare delle cose di
qualità, knowmsayin'?
Il quarto episodio della saga "Definitive Jux
Presents..." ci presenta una label non più splendida come
quella del 2001, ma ancora capace di elargire sonore legnate ai suoi detrattori e
anche a coloro che sono alla ricerca di un po'
di Rap (e non solo) come si deve. Il roster dei Jukies
è uscito un po' incerottato dalle
vicissitudini di questi ultimi anni; i Cannibal Ox tra scazzi e cliniche sono
ormai un lontano, splendido ricordo, RJD2, colui che faceva veramente la
differenza in ambito di musica strumentale, si è dato al canto e chitarra, Lif c'è e non c'è, e quando c'è non
spinge a dovere, gli Hangar 18 sono finiti, Camu
Tao ci ha lasciati, Murs ha finito la gavetta e gli
altri sono rimasti semplicemente di contorno. I veri baluardi dell'etichetta
newyorkese tuttavia continuano a perseverare, si inventano nuove collaborazioni,
si celano dietro supergruppi e si preoccupano di fare solo ciò che sanno fare
meglio. Tante novità, tante succose anticipazioni ci regala "IV", su
tutte la preview di quello che si preannuncia uno dei dischi più esplosivi che
ci appresteremo a sentire (forse) il prossimo anno, "Reports Of A Possible
Kidnapping", piccola concessione da quello che sarà il lavoro del
supergruppo Weathermen, un beat concreto e potente prodotto da El-P ed Aesop Rock
che vede al microfono oltre questi ultimi anche il sempre più discusso Cage,
che, udite udite, tira giù una strofa con i controcazzi oltre i 50 bpm. Un
sempre più impegnato Aesop Stachanov Rock si prodiga anche di
produrre "Worm In Her Vein" di Cage, traccia sulla falsariga di ciò
che abbiamo sentito in "Depart From Me", ma decisamente più raffinata,
"D-Up", primo ed assordante vagito del misterioso progetto Hail Mary
Mallon a.k.a. Aesop Rock, Rob Sonic e Dj Big Wiz e un sempre più grezzo El-P
che, dopo aver fatto una figura barbina nel disco di Cage, riesce a creare
qualcosa di abbastanza suggestivo con "How To Serve Man (The Meanest Things
I'd Never Say)" (che sia rivolta a Vast Aire?) senza però uscire da quel
vortice di arpeggiatori e batterie smangiucchiate che l'ha ormai risucchiato
completamente. Altre note positive le danno il solito, inconfondibile Rob Sonic,
col suo tipico Rock Elettronico in "Domestic Animals", il compianto
Camu Tao nella gnarlsbarkleyana "When You're Going Down" e in
quello che poteva essere l'interessante progetto Hip-Rock Central Services, in
coppia con El-P, che stavolta riesuma "We Do The Work, You Do The Pleasure",
ennesimo tassello di un lavoro che probabilmente non vedrà mai la luce, i Chin
Chin di Wilder Zoby, ormai protettissimi di El-P, che propongono "Live Or
Die", un Pop-Funk con tanto di intro latineggiante e soprattutto il
freschissimo Despot, il piccoletto col flow velenoso che fa ben sperare dai
tempi di "Homesickness" e che anche stavolta con "Look Alive",
su uno splendido beat di E*Vax dei Ratatat, conferma di stare al Rap come Topper
Headon alla batteria, preciso, tagliente, mai fuori posto, facendoci sospirare
per "Hooray For Me". Ovviamente le note stonate ci sono, come ci sono
sempre state negli episodi precedenti, e stavolta gli indiziati sono Yak Ballz
(e ti pareva) che dovrebbe tirarsela di meno, smetterla di assomigliare al
brutto figlio di Giorgio Moroder e cercare di fare un po' di buona musica,
"Gas Galaxy" e "Halogen Glow" (quest'ultima in particolare
è un obbrobrio) sono semplicemente due tracce inutili su cui non vanno spese
troppe parole e il buon vecchio Mr. Lif che lascia da parte le invettive e si
improvvisa party-man in "Digi Data", facendosi accompagnare dalla
cantante Miz Metro e da un beat che definire scandaloso è ben più che
riduttivo. Ma, nonostante tutto, le anticipazioni sono tante e le sorprese non
mancheranno. La Def Jux fa ancora ben sperare. |