DAEDELUS - INVENTION
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Reviewed by
fabio
VOTO (da 1 a 5)
: 5
"Playing Parties": i sintetizzatori sono come i primi raggi di sole del giorno, e le ultime note di carillon suonano mentre si dissolve il buio. Gli steli fanno gocciolare la rugiada al ritmo degli archi e del vibrafono di "Pursed Lips Reply", le api iniziano la giornata sulle melodie ancora notturne di "Astroboy". Le energiche spazzole e gli eleganti clarinetti di "Adventress" accompagnano lo schiudersi dei fiori e gli armoniosi flauti di "Muggle Born" fanno da sottofondo al volo degli uccelli. "Experience" è il risveglio dell'uomo: una struggente fisarmonica (ricordate "Accordion" di Madvillain?) e un ritmo lo-fi segnano dei passi sincopati, le armonie con voce e sassofono si materializzano inconsciamente e aiutano a rimettere assieme i pezzi dei sogni della nottata trascorsa. Le persiane ancora chiuse, e i pensieri che scorrono e rischiano di deragliare in "Loded", con le sue variazioni tra corde pizzicate, pianoforte e batteria. Nel buio della stanza un synth basso e profondo come delle antiche radici conduce lentamente verso lo stato di veglia, i frammenti canticchiati si fanno più sicuri, le melodie si colorano di note più alte, la batteria stabilisce definitivamente il contatto con la realtà, l'uomo è "Quiet Now"; apre la finestra, il giorno e il paesaggio si mostrano nella loro bellezza, abbelliti da una calda chitarra elettrica. Suoni, ritmi, strofe per palati fini (Sach e Busdriver), stampanti ("Thus The Whirligig"!), piante, suggestioni, storie più o meno importanti, ma in definitiva queste sono parole, parole, parole. Quel che conta veramente è saltare a bordo di questa "Invention" di Daedelus. Saranno tre quarti d'ora di percorrenza veramente speciali. |
TRACK LIST |
Daedelus - Invention
(Plug Research 2002)
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BEATZ |
All tracks produced by Daedelus |