Chino XL - RICANstruction - The Black Rosary
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Reviewed by
Jonathan
VOTO (da 1 a 5)
:
3,5
Piccola nota introduttiva per i neofiti entrati da pochissimo nel mondo dell'Hip-Hop o magari non assidui frequentatori del Rap anglofono: Chino XL è uno dei migliori mc's che il mondo abbia mai conosciuto e il suo valore fu ampiamente dimostrato soprattutto nel bellissimo esordio "Here To Save You All". Uno tra i migliori rappresentanti dell'Hip-Hop di origine latina di sempre, Chino offre un vocabolario a volte altissimo e un'irruenza stradaiola che, coniugate assieme, generano un cocktail letale per ogni ascoltatore non particolarmente avvezzo a un Rap serrato, tecnico e ricco di costrutti metrici non elementari. Per quanto il fattore tecnico sia qui relativamente ridotto, "RICANstruction - The Black Rosary" conferma da una parte il grande talento di Chino e dall'altra, ahimè, un gusto non sopraffino per la scelta dei beat e dei produttori. Alterno infatti è il livello dei brani e non sempre il tappeto è adatto a un ritorno in grande stile di uno dei maggiori liricisti degli ultimi vent'anni. Ci sono piccole grandi perle in quest'album e, stranamente, non sono esattamente quelle che si rifanno a un immaginario street o horrorcore, ma a straordinari squarci di umanità come le splendide "Father's Day" (commovente brano sul dramma della figlia, affetta da cancro a soli dieci mesi, in cui viene descritta con inaspettata sensibilità la vergogna di un padre per non poter salvare la propria bambina da ogni male) e "Little Man", pezzo che può ricordare la nostrana "Cinque minuti di paura" e che la dice lunga sulle armi a disposizione di persone frustrate in un sistema che cerca di frustrare il più possibile. In altri momenti, invece, prende il sopravvento un'attitudine tendente fin troppo alla punchline su beat da pogo come in "Have 2", carica di immagini violente e divertenti allo stesso tempo (stiamo parlando di un uomo che fotte alla missionaria ogni beat, per intenderci), ma con una strumentale dalle chitarre invadenti e fastidiose. In generale, non suonano molto moderni i beat che puntano a glorificare il flow del bravissimo Chino con eccessivi campionamenti che ricordano colonne sonore horror (a volte anche in brani in cui si rappa di tutt'altro) o con un accumulo di sample di matrice Soul non amalgamati benissimo tra di loro a livello di singoli suoni (è il caso dell'altrimenti ottima "Silent Art Child", caratterizzata anche da un testo in stato di grazia). Più in generale, da una parte mancano un po' di beat semplici, grezzi e minimali da farcire con le solite potentissime liriche a cui Chino ci ha abituati viziandoci, dall'altra si vorrebbero sentire dei suoni frutto di una ricerca più efficace (difficile trovare qualcosa di mai sentito dal punto di vista musicale in tutto l'album). Quest'assenza si fa sentire ulteriormente di fronte a brani dal mood adatto come nelle due perle di cui sopra o, ad esempio, nel malinconico storytelling di "Mama Told Me" (incredibile come si riesca a convogliare in un testo Rap il perfetto stile di un diario personale di un ragazzo, virgole e parentesi comprese). Si tratta di un disco doppio e perciò le tracce sono parecchie (leggi troppe), è difficile riportare in una sola recensione un track by track completo, dunque fidatevi di un giudizio globale che promuove pienamente l'aspetto lirico (nonostante l'attitudine sia molto meno tecnica rispetto agli esordi di quasi diciassette anni fa) e rimanda alla prossima prova quello musicale, reo di andare in direzioni quasi sempre troppo canoniche laddove le capacità di Chino di adattamento sarebbero invece praticamente infinite. Un ritorno gradito e che probabilmente appassionerà i fan di un suono più tendente all'impatto immediato che a particolari rifiniture stilistiche. Da ascoltare in ogni caso, perché si tratta di uno dei migliori mc's che ci siano e che ci siano mai stati, soprattutto se non lo conoscevate già dal lontano novantasei. |
TRACK LIST |
Chino XL - RICANstruction - The Black Rosary
(Viper Records 2012) Scalpel Disk 1
Chapel Disk 2
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BEATZ |
Scalpel Disk 1
Chapel Disk 2
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SCRATCH |
Scalpel Disk 1
Chapel Disk 2
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