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E tanto ognuno ha la sua vita, c'è chi la vive sempre in diretta e di fretta, c'è chi la vive in differita, tra una discesa e una salita, una gioia e una fatica, troia, ti vengo sulla fica. Questo è il ritornello di "Ognuno ha la sua vita", un brano de "Il doping dell'anima", esordio dell'mc tarantino Chinasky. Ho scelto di citarlo perché, nello spazio di poche righe, sintetizza alcune tendenze dell'Hip-Hop italiano e, ovviamente, del disco stesso. Non è una questione di contenuti, ma di come questi vengono proposti: a me sembra che anche quando le idee e le capacità ci sono, spesso si finisce col dire le solite cose. E Chinasky non riesce a sfuggire a questo tranello. Sì, perché ha una bella impostazione della voce, è dotato di un flow molto curato, sa scrivere, dedica sufficiente attenzione ai refrain, tuttavia ciò che emerge maggiormente (e che, alla fine, si fissa nella memoria) è la sua misoginia, peraltro piuttosto volgare ed aggressiva. Nulla di drammatico se ciò segna uno, due o tre pezzi, quando però su cinquantacinque minuti si sente poco altro allora, a mio avviso, diventa inevitabile premere spesso forward sulla schermata del lettore. Peccato, perché Chinasky è un buon mc e la riprova è chiarissima nell'ultima traccia, "C'è chi...". |
(Bra) |
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TRACKLIST |
NOME Chinasky TITOLO DISCO RUOLO PROVENIENZA ALTRI PRODOTTI IN USCITA CONTATTI |
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