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CAPONE-N-NOREAGA - THE WAR REPORT
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by Dr.
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VOTO (da 1
a 5) : 4
Capone-N-Noreaga, rispettatissima coppia provenienza Queens, "The War Report" il loro album, sembrerebbe proprio il caso di dire attenti a quei due!. Ebbene sì, è il caso, ma non proprio per loro due... Sarà perché è il disco d'esordio e mancano un pò d'esperienza, sarà perché Capone ha passato più tempo dietro le sbarre che fuori, sarà...non saprei di preciso, sta di fatto che i due in alcuni pezzi sfoggiano tecniche mediocri, quasi da principianti, flow non sempre convincenti composti da rime scadenti (Capone: <<Shorty legs mad smooth, son, I'm left struck, pussy plus dick could only equal a fuck>>), più la fastidiosa voce di Noreaga echeggiata da qualche parte ("Parole Violators", "Neva Die Alone") come se avesse registrato nelle gole dell'Alcantara, e l'etichetta di Protagonisti passa inevitabilmente all'altra coppia presente nell'album in dose massiccia: Tragedy Khadafi, stessa provenienza differente qualità, in ben nove tracce si addossa anche gli incastri che avrebbero dovuto produrre gli altri due (<<Crime side of life, foul price to pay illegal life, trigger trife till we old and gray when the flesh dry up and the world decay, reach heaven in a pearly white acuray>>); e Marley Marl, impeccabile architetto di costruzioni Newyorkesi, qui in veste di Comandante Supervisore con licenza di resuscitare e valorizzare deboli soldati del Queensbridge. Il duo del titolo ha senza dubbio le sue armi potenti (per carità...): "Bloody Money", "Driver's Seat", "T.O.N.Y." (tanto per citarne qualcuna) comunicano un'energia impressionante, grazie anche ai rispettivi ritornelli gridati a squarciagola che entreranno nelle vostre teste fumate stile minatore dotato di trivella, per rimanerci non poco tempo (!); ma se andate a confrontare il contenuto dei loro testi e le loro tecniche con quelli degli altri mc's che si aggirano per il resto del disco (Tragedy su tutti), noterete come sia Cap che Nore facciano sempre un pò di fatica a stare al passo della truppa. Le atmosfere del disco sono tiratissime e l'intensità dei racconti di vita vissuta (interamente in missione tra il Kuwait e l'Iraq in questo caso) mi spingono dolcemente a sfiorare l'ormai emarginata idea di un possibile confronto con il caparbio "Silent Weapons For Quiet Wars" (Killarmy, 1997). Il tema della guerra si ripercuote per tutto l'album: dalle strategie militari (<<Guard him Indian style - knees bent, militant, yo the world know Noreaga from Iraq>>) ai tristi ricordi per i compagni caduti (<<I still remember when we first met, yo it was up north I had the Iraq flag your comrad, with do bad yo Arab damn dun how you get caught?>>) fino alle denunce agli storici nomi anti-superpotenza mondiale (<<Saddam Hussein - president of what I claim still the same name, tied to this shit like I'm to blame>>), calpestando un terreno musicale vero e proprio campo minato. Tutti i producers impegnati (e qui passiamo al punto strategico dell'album) non sbagliano un colpo, tanto da alzare anche una ruvida e grezza barriera protettiva a difesa dei due non sempre invincibili reporters, che fortunatamente in alcune tracks passano in secondo piano. In conclusione "The War Report" è un gran bell'album che soffre a momenti della vulnerabilità di Capone e Noreaga, ma gode di un valido alleato in artiglieria (Khadafi), e della benedizione di San Marley, intrigante tessitore di questa belligerante trama. |
TRACK LIST |
Capone-N-Noreaga - The War Report (Penalty Records 1997)
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BEATZ |
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