PLANET ASIA - STILL IN TRAINING

Reviewed by Blema
VOTO
(da 1 a 5) : 3 +

No, non illudetevi, non si tratta del tanto atteso mega-cd che tutti ci aspettiamo da Planet Asia! Dall'ironia del titolo possiamo dedurre che si tratti solo di un contentino che Asia offre nell'attesa di quello che potrà essere l'effettivo grand opening, ed effettivamente così è: "Still In Training" è un po' un collage di tutte le sue esperienze e collaborazioni. Stando a questo, si ovvierebbe che il training di cui ci parla l'abbia già abbondantemente fatto nei due anni seguenti a "The Last Stand", ma a quanto pare Planet Asia non si accontenta della sua attuale carriera e preferisce aspettare per affermarsi. Probabilmente ciò che sta realmente aspettando è un contratto con una casa discografica che possa garantirgli il meglio e fermare il suo costante vagabondaggio da una label all'altra, ad esempio questo cd (in edizione limitata) è uscito per la Liquor Barrell, il prossimo chissà... Il cd si apre con un intro parlato di Planet, che ci presenta il suo lavoro: il dialogo con l'ascoltatore sarà presente come introduzione anche tra una traccia e l'altra. Il primo vero pezzo è "Rock Tha Mic", dove però l'mc si limita solamente a fare quello che dice il titolo e nient'altro, ma comunque è una canzone piacevole, stesso discorso per "Charcoal", dove non ci parla di niente di particolare ma c'è un beat proprio bello con un pianoforte che scandisce il tempo e i graditissimi scratch di Dj Revolution. L'allenamento di Asia comprende anche momenti di autocelebrazione, il che può essere senz'altro accettabile, ma per quante volte e in quanti modi puoi dire che sei bravo e figo? Alludo a "Breakin' Shit Down", "M-16 Ammunition", "I Spit Flows" e "Doin' What We Do". Il peggio lo troviamo però in "Keep Ya Ass Shakin'", dove, oltre a non riuscire nell'intento di far muovere niente e nessuno, lascia veramente desiderare sia il beat, che sembra preso da un pessimo videogioco, sia il lavoro lirico dell'mc, che come stile è alla pari di "Doin' What We Do Remix", altro pezzo che poteva restare nei club di Fresno. Una canzone molto divertente è invece "Mi Nuh Left It", assolutamente da ascoltare dondolando una testa zampillante di rasta e inventandosi le parole, dato che la parte di Madd Dogg farebbe inorridire qualsiasi Mr. Brown inglese: è incomprensibile (almeno per me)! C'è un pezzo che a molti ricorderà "Illmatic" di Nas, si tratta di "Fresno State Of Mind", in cui la voce di Planet Asia e gli scratch di Mista Sinista ci raccontano com'è una tipica giornata in quel di Fresno. La crème è però "Keep Movin'", un pezzo veramente analitico e serio che tratta con intelligenza l'esperienza degli afroamericani negli Stati Uniti, il beat è più che azzeccato e le citazioni sono moltissime. Queste ultime sono le due tracce che più lasciano capire come Planet Asia sia tutt'altro che un personaggio superficiale e che sarebbe davvero in grado di tirare fuori un bel classico, visto che capacità ne ha in abbondanza. In attesa dell'LP, gli amanti dello stile West (ma non troppo) potranno comunque apprezzare questo "Still In Training".


TRACK LIST
Planet Asia - Still In Training (Liquor Barrell Records 2002)
  1. Intro
  2. Rock Tha Mic [Feat. Walt Liquor]
  3. Charcoal [Feat. Dj Revolution]
  4. Breakin' Shit Down
  5. Fresno State Of Mind [Feat. Mista Sinista]
  6. Keep Movin'
  7. Keep Ya Ass Shakin'
  8. Good Music
  9. M-16 Ammunition
  10. On Tha Block For Ya [Feat. Kubiq]
  11. Mi Nuh Left It [Feat. Madd Dogg]
  12. I Spit Flows
  13. Doin' What We Do
  14. Outro
  15. Doin' What We Do Remix [Feat. Erik Rico]