Lupe Fiasco – DROGAS Light

Voto: 3

Il mio prossimo disco esce entro la fine del mese… No, ne pubblico due… Anzi no, mi ritiro… Però forse no… Ok, facciamo così: nel 2016 farò uscire tre album… No, forse ne pubblico uno, però l’anno prossimo… Ecco “DROGAS Light”, sarà il primo capitolo di una trilogia. In breve, gli ultimi quindici mesi della vita di Lupe Fiasco. Facciamo un passetto all’indietro…

Lupe, va detto, è un tipo strano. E’ uno che ha ricevuto una borsa di studio che più prestigiosa non si poteva (“Touch The Sky”), si è laureato con il massimo dei voti (“Lupe Fiasco’s Food & Liquor”), ha ricevuto in mano le chiavi della Rap Game S.p.A. nel momento storico a lui più congeniale ed è amico dei top manager giusti (Jigga e Kanye in primis); eppure, in qualche modo, è riuscito proprio sul più bello (“Lasers”) a mandare tutto, come si suol dire, a fare compagnia a quelle signorine che passeggiano al fianco dei copertoni in fiamme. Certo, poi ha fatto nettamente di meglio. Ma perché allora riportare alla luce quella pagina? Beh, perché è stato lo stesso signor Jaco a descrivere “DROGAS Light” come una sorta di versione rifinita del suo personalissimo “Nastradamus”.

E i laserismi, che siano stati perfezionati o meno, purtroppo ci sono. Il che è grave. Non tanto la loro presenza in sé nel cestone, quanto il fatto che Lupe, anni dopo le (giustissime) bastonate ricevute sul muso da parte di critica e fan, senza imposizioni dall’alto abbia perseverato nelle proprie convinzioni, incidendo motivetti imbarazzanti del calibro di “Pick Up The Phone”, “It’s Not Design”, “Wild Child” e “More Than My Heart”. Tutte impilate di seguito nel tedioso terzo conclusivo del disco.

Una scelta che ridimensiona quanto di buono incastrato nei due segmenti precedenti, il primo dei quali, in particolare, di livello decisamente alto. Difficile infatti concepire che un disco con un epilogo tanto triste possa essersi aperto con una “Dopamine Lit”, che è un piccolo saggio di purissima tecnica in cui l’mc di Chicago tiene saldamente al guinzaglio il metronomo del beat senza versare una goccia di sudore, seguita a ruota dall’anthem al contrario “NGL” (<<and she wants love, you only want sex/you got yours, she didn’t get hers/she got no respect, y’all had a son/she’s like: fuck you, she only wants a check/that lil’ nigga gon’ lose>>) e da “Promise”, una brillante concept track gemella di “Dumb It Down” in cui Lupe prende di mira lo stile semplicistico e miserabile di alcuni signori dell’Hip-Hop billboard-iano dei nostri giorni (uno in particolare…), equipaggiandolo in prima persona e sputtanandolo per benino su uno sfondo adeguatamente Trap curato da Soundtrakk.

Superato l’ottimo inizio, l’album si assesta per una quindicina di minuti in una comfort zone a bpm variabili, senza lode né infamia (“City Of The Year”; “Tranquilo”, con un ottimo K.R.I.T. capace di spalmare il proprio flow anche in territori ostili; “Jump”), prima di soccombere brutalmente con l’avvento del già citato spettacolo di luce.

Il verdetto? Pur essendo nel suo insieme un progetto di discreta fattura, nella sua concezione “DROGAS Light” riesce – paradossalmente – a risultare perfino peggiore di “Lasers”. Il motivo? L’indipendenza; quella che ha fatto venire meno quell’aura di incompetenza, griffata Atlantic Records, contro la quale era comodo e facile puntare il dito a seguito dei fallimenti del passato. Non c’è molto altro che si possa dire; in fondo, pure Lupe, che ha deciso di pubblicarlo a proprio nome, si è dato solamente un misero 7 su 10. Qualcosa vorrà pur significare…

Tracklist

Lupe Fiasco – DROGAS Light (1st & 15th Productions 2017)

  1. Dopamine Lit (Intro)
  2. NGL [Feat. Ty Dolla $ign]
  3. Promise
  4. Made In The USA [Feat. Bianca Sings]
  5. Jump [Feat. Gizzle]
  6. City Of The Year [Feat. Rondo]
  7. High (Interlude) [Feat. Simon Sayz]
  8. Tranquillo [Feat. Rick Ross and Big K.R.I.T.]
  9. Kill [Feat. Ty Dolla $ign and Victoria Monet]
  10. Law [Feat. Simon Sayz]
  11. Pick Up The Phone
  12. It’s Not Design [Feat. Salim]
  13. Wild Child [Feat. Jake Torrey]
  14. More Than My Heart [Feat. Rxmn and Salim]

Beatz

  • Soundtrakk: 1, 3, 5
  • S-X: 2
  • StreetRunner and Azzouz: 4
  • BSides: 6
  • Simon Sayz: 7
  • Floss & Fame: 8, 10
  • D’Mile and Ty Dolla $ign: 9
  • iSHi: 11
  • Simon Sayz and BSides: 12
  • Torrey and Simon Sayz: 13
  • Purps and CyFyre BHam: 14
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