Lord Finesse – Return Of The Funky Man

Voto: 4

LordFinesse1992500La parola leggenda viene spesso utilizzata invano e oggigiorno è così inflazionata da aver perduto l’importanza del suo significato originario, riuscendo a racchiudere nella propria definizione una cerchia ristretta di persone dal talento non comune. Leggenda, quindi, è un termine che si lega benissimo alla figura di Lord Finesse, perché rispecchia esattamente ciò che il personaggio in questione ha rappresentato e ancora raffigura. Stiamo parlando di una tra le migliori combinazioni mc/produttore di ogni epoca, un artista iniziato all’Hip-Hop da giovanissimo facendosi strada da solo e giungendo all’età di diciannove anni con in mano il traguardo di poter pubblicare il proprio disco d’esordio, “Funky Technician”.

Il rispolvero di “Return Of The Funky Man”, arrivato due anni dopo il debutto, nasce dall’affezione verso l’omonimo singolo che, a parere strettamente personale, risulta ancora oggi il pezzo più distintivo e rappresentativo dell’intera discografia di Finesse: un beat memorabile di Showbiz, i tagli di Premier, un campione di Guru per il ritornello e fiumi di rime che costituiscono un’autentica lezione di Rap autoindulgente, uno stuolo di similitudini viziose, punchline e wordplay (<<If I ever got served it had to be by a waiter>>) dove ogni barra propone qualcosa da imprimere nella memoria, un pezzo classico il cui fascino è rimasto immutato nel tempo. Le opinioni su quest’album sono tutt’oggi discordanti: c’è chi sottolinea il fatto che non si esce sostanzialmente mai dal percorso argomentativo principale, appunto l’autoindulgenza, in altri casi viene semplicemente dato un peso specifico superiore all’abbondante arsenale tecnico in dote al protagonista – a nostra opinione, è proprio quest’ultima tesi a meglio rappresentare la chiave di volta che dona a questi sedici pezzi una longevità che altrimenti non possiederebbero.

Lord Finesse ama parlare di sé e della sua bravura? Bene, lasciamoglielo fare e i risultati arriveranno da soli. “I Like My Girls With A Boom” tratta un tema semplicissimo – il tipo di ragazza ideale – ma è il suo svolgimento a fare la differenza e non il contenuto stesso: il potere descrittivo del testo è altissimo, delinea con precisione estrema tratti somatici, caratteristiche caratteriali e abitudini di questa ragazza, un identikit che si può immaginare di avere davanti. Finesse, da buon sottovalutato qual è stato per troppi anni della sua carriera, adora prendersi rivincite nei confronti dei detrattori ma ce lo spiega con metodi differenti: sotto forma di piccola autobiografia in “Hey Look At Shorty”, che parla proprio di tutta la strada percorsa sin da ragazzino col microfono in mano, su “Save That Shit” si sceglie la strada dello storytelling di classe, mentre “Fuck ‘Em” rimarca il concetto di fondo mirando a un bersaglio differente e utilizzando un linguaggio più diretto. Potremmo citare anche le possenti “Praise The Lord” (<<I’m so gifted my name should be Santa Claus>>), “Isn’t He Something”, “Fat For The 90’s” e magari pure tutto il resto della scaletta, non cambierebbe una virgola di quanto detto o descritto fino a qui, per cui il consiglio rimane quello di recuperare i testi e apprezzare di prima mano tutti i tecnicismi dell’autore, le rime doppie all’interno della stessa barra, quelle interne, i giochi di parole e tutti i colpi bassi sganciati con un misto di humour e cinismo. Alcuni dei momenti più alti dell’album vengono senza dubbio vissuti quando Lord Finesse raduna degli altrettanto giovanissimi Percy P e Andre The Giant (così nel booklet), formando un trio di lyricist di altissimo livello che distruggono brani come “Yes You May” (qui il primo è devastante) e “Kicking Flavor With My Man”.

La grossa differenza tra esordio e seguito riguarda invece l’ingresso di Finesse nella realizzazione di beat che nascono seguendo le indicazioni del sound dell’epoca: interagendo con l’esperienza degli esponenti di crew come D.I.T.C. e Rhyme Syndicate (i primi ci auguriamo li conosciate bene, i secondi furono responsabili di alcune tra le migliori produzioni di Ice-T), il Nostro seleziona campioni di estrazione prevalentemente Jazz assemblando beat di tempo medio, che solo in un paio di occasioni aumentano la loro velocità complessiva; e non è raro, specie nella parte centrale dell’album, d’incappare in qualche sample già sentito, ma qui apriamo un discorso molto complicato da affrontare, dal momento che è difficilissimo stabilire, paragonando due dischi a caso dell’epoca usciti a pochi mesi di distanza, chi abbia utilizzato un determinato campione per primo – se non fidandosi delle testimonianze orali dei protagonisti. Se Lee Dorsey e Lou Donaldson sono chiaramente riconoscibili, c’è comunque da deliziarsi il palato con i lampi di genio di Diamond D, che non sbaglia un colpo nel fornire diversificazione e ampliamento del materiale campionato, senza dimenticare le comunque buonissime prove di Finesse medesimo, corresponsabile di gran parte di quelle composizioni così grezze ma al contempo Funky.

Con tutta probabilità, una minima parte di “Return Of The Funky Man” risulta oggi un po’ datata (vengono in mente “Funky On The Fast Tip” e “Stop Sweating The Next Man”), ma l’inossidabilità della sua essenza è mantenuta in toto. Per noi è più che sufficiente.

Tracklist

Lord Finesse – Return Of The Funky Man (Giant Records 1992)

  1. Lord Finesse Intro
  2. Return Of The Funky Man
  3. I Like My Girls With A Boom
  4. Yes You May [Feat. Andre The Giant and Percy P]
  5. Hey Look At Shorty
  6. Praise The Lord
  7. Save That Shit
  8. Show ‘Em How We Do Things [Feat. Harry-O and Shelrumble]
  9. Isn’t He Something
  10. Fat For The 90’s [Feat. Andre The Giant]
  11. Stop Sweating The Next Man
  12. Funky On The Fast Tip
  13. That’s How Smooth I Am
  14. Party Over Here
  15. Fuck ‘Em
  16. Kicking Flavor With My Man [Feat. Percy P]

Beatz

  • Lord Finesse and Showbiz: 1
  • Showbiz: 2, 4, 14
  • Lord Finesse: 3, 10
  • Lord Finesse with the co-production by Latif: 5
  • Diamond D: 6, 9, 13, 15
  • Dj Aladdin and S.L.J. with the co-production by Lord Finesse: 7, 8, 11
  • Lord Finesse and Peter Wane: 12
  • Lord Finesse with the co-production by Peter Wane: 16

Scratch

All scratches by Dj Mike Smooth except on track #2 by Dj Premier

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