Killah Priest – The Psychic World Of Walter Reed
Sssshhhhh! Voglio un minuto di silenzio. Anzi no, scusate: due ore abbondanti di silenzio e concentrazione. Questo è ciò che richiede e merita “The Psychic World Of Walter Reed”. Se ritenete di non disporre di tutto questo tempo per ascoltare un disco o se credete di non tollerare il peso delle liriche di Killah Priest, lasciate perdere a priori, non fa per voi. Priest, che personaggio! Dagli esordi di “B.I.B.L.E.” a una carriera costellata di splendide gemme (spesso poco note o sottovalutate), tutte elaborate attorno a tematiche peculiari: la religione, la spiritualità, ma anche tanti riferimenti alla storia, specialmente antica, e ai miti. Sempre un wu-member, ma sempre agendo nell’ombra, come di consueto fanno i colti, gli eruditi e coloro che ricercano la verità.
Questo disco è la sua Bibbia (non solo per i contenuti, ma anche per l’estensione) e Mr. Walter Reed ha voluto offrirla all’umanità. E’ un manifesto del suo pensiero, della sua visione del mondo, lanciato attraverso la sua etichetta indipendente, Proverbs Records, per essere libero da qualsiasi forma di compromesso. <<Sitting in my chair, then the vision appear/starring at the wall, the wall turned into spheres/and the spheres held the planets, some distant, some near/warm currents were rushing, infinities came in abundance/centuries seasons zodiac by the dozens>>; questi pochi versi presi da “Brillantaire” rendono chiaro il tono generale del disco. Sinceramente, le parole e i commenti si sprecherebbero: ritengo si tratti di un progetto che prima di tutto va studiato perché lo si possa cogliere appieno. Se non si ha un minimo d’interesse e di curiosità nel leggere tra le righe ciò che Killah Priest vuol raccontare, allora è probabile che non si riuscirà ad apprezzare tutte le sfaccettature in gioco.
E’ vero, la durata doppia, per un totale di quarantuno tracce (ci sono artisti che arrivano a certe cifre sì e no con tre album…) può spaventare, quindi mi assumo il compito e la responsabilità d’indicare al possibile interessato alcune linee, alcuni punti dai quali iniziare per poi addentrarsi a fondo nella materia dopo un primo assaggio. “Shadow Landz” è la giusta introduzione per muovere i primi passi nel mondo mentale di Walter Reed; “The Document” offre una spettacolare strumentale Jazz firmata Godz Wrath; “How I Write” ci permette di entrare per un momento nella testa di Priest quando prende carta e penna e butta giù le sue liriche; “They Say” e “The Black Market”, un po’ più classiche, si fanno apprezzare anche senza bisogno di immergersi nei contenuti. E questo è solo qualche spunto: non è affatto facile fare una breve selezione e mi vien male a non consigliarvi anche “Tonite We Ride”, con l’evergreen George Clinton, o “The Winged People”, che dimostra come i riferimenti sacri del Nostro non si limitino alla tradizione Cristiana ma si estendano ben oltre (in questo caso si parla degli Anunnaki, l’insieme delle divinità delle civiltà della Mesopotamia).
Se poi siete degli amanti del suond del Wu-Tang di vecchia data, quello classico di “Enter…” (e se state leggendo una nostra recensione immagino lo siate…), “Devotion To The Saints” con GFK e Inspectah Deck fa decisamente al caso vostro. Produzione di RZA? Manco per sogno, ci pensa Kalisto a farci tornare indietro coi ricordi attraverso un beat perfetto per ricreare quelle atmosfere che tanto ci piacciono. In realtà, proprio le due strumentali prodotte da The Abbot (una per lato) non mi hanno entusiasmato più di tanto; di gran lunga migliori le prestazioni del già citato Kalisto, 4th Disciple e Jordan River Banks.
Tirando le somme, “The Psychic World…” è un lavoro che rispecchia completamente il suo autore, coerente con il personaggio Killah Priest, a mio avviso troppo spesso poco considerato dai più. Sicuramente gli è scappata la mano per quel che riguarda il numero dei brani, indipendetemente dalla qualità (molto buona in generale); l’ascolto si fa così complicato anche per i più devoti divoratori di dischi Hip-Hop e la valutazione generale ne risente. Ciò che comunque impressiona, è il fatto che non ci siano grossi scivoloni né da parte dell’mc, né da parte dei produttori chiamati a supportarlo, il che è abbastanza raro in lavori che presentano un numero di brani tanto corposo. Ora il biglietto e la guida li avete, godetevi il viaggio.
<<God became man so that man can become God>> (“Listen To Me”).
Tracklist
Killah Priest – The Psychic World Of Walter Reed (Proverbs Records 2013)
Disc 1
- The Opening
- Shadow Landz
- New Reality
- Street Thesis
- Ein Sof (Paradise)
- Developing Story
- Brilliantaire
- The Park
- Devotion To The Saints [Feat. Ghostface Killah and Inspectah Deck]
- Visionz
- The Winged People
- Peace God
- The Spell
- Super God
- Salute
- They Say
- The Elders Gave Us Aura
- The Seer, The Poet
- Currents Of Events
- Energy Work [Feat. The RZA]
Disc 2
- The PWOWR (Problem Solver)
- The Black Market
- L Thianine
- Tonite We Ride [Feat. George Clinton]
- Tower (The Visitor)
- Fortune Teller
- Think Priest (Good Thoughts)
- Golden Calf
- Fire Stone
- Mentalude (Just My Thoughts)
- Lord Marduk [Feat. Lord Fury]
- Music Of The Spheres
- Anakim Dreams
- How I Write
- Wubian Nation [Feat. Raekwon]
- The Document
- Listen To Me
- Lotus Flower
- The Question
- Love Is Life [Feat. Alita Dupray]
- Nazareth
Beatz
Disc 1
- St. Peter: 1, 7, 11
- Jordan River Banks: 2, 3, 5, 18
- Kalisto: 4, 6, 8, 9, 15, 16
- Purpose: 11
- Ciph Barker: 12, 13, 19
- Ayatollah: 14
- Agallah The Don: 17
- The RZA: 20
Disc 2
- True Masta, The GZA and Shoalin Monks: 1
- Jordan River Banks: 2, 4, 7, 12, 14, 21
- Purpose: 3
- St. Peter: 5, 6, 18
- Ciph Barker: 8
- The RZA: 9
- Killah Priest and The GZA: 10
- Mercilless: 11
- 4th Disciple: 13
- Federico Csik Lopez: 15
- Godz Wrath Productions: 16
- Kalisto: 17
- Killah Priest: 19
- M.O.D. The Black Marvel: 20
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