Kiave – Stereotelling

KiaveStereotellingL’ultimo disco di Kiave, intitolato “Stereotelling”, nasce dalla ricerca di una matrice comune con cui legare ogni traccia proposta, sostituendo al concept in senso stretto una tecnica nella quale il Nostro di fatto eccelle (si veda ad esempio “L’ultima notte” in “Solo per cambiare il mondo”), lo storytelling. L’idea è apprezzabile e ben si adatta al Rap dell’mc, che tuttavia in alcuni episodi manca il bersaglio e si perde tra banalità di cui avremmo volentieri fatto a meno, a partire proprio da una traccia introduttiva (“M.K. ultra”) che durante l’ascolto accumula diversi cliché buttati lì un po’ a caso tra orgoglio ed autocelebrazione.

Non l’apertura che ci saremmo aspettati, cui per fortuna segue “Vivi ora”, pezzo positivo, di notevole empatia e dall’impatto molto convincente, perché alla base c’è l’idea di poter esprimere l’immensità e il valore di un singolo istante attraverso l’entusiasmo e la vitalità che accomunano ogni essere umano. A quest’ultimo, per dirette similitudini, si affianca poi “Imparo pt. 2”, che segue a ben nove anni di distanza la prima parte rilasciata in “7 respiri”: l’ottima interpretazione accompagna interessanti riflessioni sulla possibilità di apprendere qualcosa dai propri errori, una prova in cui ciascuno riuscirà a calarsi senza alcuna difficoltà. L’una e l’altra sono il segno chiaro di un approccio che, nell’affrontare ogni storia, mira – senza farne mistero – a lasciare pensieri, spunti, valori, spesso riuscendo nell’impresa e talvolta abbondando un tantino di retorica.

Al netto di ciò, tra i pregi di “Stereotelling” si segnala senz’altro il buon contributo offerto dai diversi ospiti e infatti uno dei brani migliori del disco viene fuori coi compagni di crew Hyst e Johnny Marsiglia, mi riferisco a “Proiettili di ghiaccio” che, pur non presentando argomentazioni troppo impegnate, è comunque pregna di coltellate liriche – stesso discorso per “Lasciami sbagliare”, scelto anche come primo singolo, col solo Kiave al microfono. I rimanenti featuring vengono affidati a Killacat, CRLN e Patrick Benifei, i quali onorano la rispettiva partecipazione come meglio non potrebbero; a fare la differenza è però il comparto delle strumentali, perché alle macchine ritroviamo i fidati Fid Mella, Big Joe, Marco Polo (che in casa Unlimited Struggle/Macro Beats sembra trovarsi molto a suo agio…), Astronote, Iamseife, Cope, Macro Marco e soprattutto Gheesa, non a caso impegnato anche nel tour. Per gusto personale, i beat più coinvolgenti sono quelli di “Proiettili di ghiaccio”, “Storia di un impiegato” e “Sculture di fumo”, rifacendosi a schemi classici ma non troppo – pane per i denti di chi è abituato all’Hip-Hop dei ’90.

In conclusione, lasciando a voi il compito di esplorare una tracklist che richiede una certa attenzione, il ritorno di Kiave è un esperimento efficace, validissimo nella dimensione qualitativa della scrittura eppure imperfetto a causa di un equilibrio tematico non del tutto centrato e in alcuni tratti, forse, scontato.

Tracklist

Kiave – Stereotelling (Macro Beats Records 2016)

  1. M.K. ultra
  2. Vivi ora
  3. Ci provo [Feat. Killacat]
  4. Danza con i tuoi demoni
  5. Imparo pt. 2
  6. Proiettili di ghiaccio [Feat. Johnny Marsiglia e Hyst]
  7. Storia di un impiegato
  8. Porgi l’altra ganja (interludio)
  9. Lasciami sbagliare
  10. Sculture di fumo
  11. N.O.I.A.
  12. L‘infinito del mio nome
  13. La danza della realtà
  14. Rum e sigarette [Feat. CRLN]
  15. Domande sbagliate [Feat. Patrick Benifei]

Beatz

  • Fid Mella: 1, 8, 11
  • Gheesa: 2, 3, 4, 6, 12, 13
  • Astronote: 5
  • Big Joe: 7
  • Iamseife: 9
  • Marco Polo: 10
  • Macro Marco: 14
  • Copebeats: 15
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Michele Garribba

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