Ill Bill – Septagram

Voto: 3,5

IllBillSeptagramGli anni passano, ma Ill Bill è sempre lo stesso: è bianco, non più così giovane (oramai le primavere sono 44) e continua imperterritamente a non fregargliene un ca**o. Un identikit ermetico ma quanto mai fedele che, parafrasando un celebre passaggio del capolavoro dei fratelli Hughes, potrebbe tranquillamente fare da incipit sulla locandina di un biopic ufficiale dedicato alla vita di William Braunstein.

Nel suo infinito curriculum, ben documentato anche sulle nostre pagine, “Septagram” occupa in realtà uno spazio piuttosto nebuloso. Se da un lato, infatti, l’album segna senza troppi dubbi (è sufficiente buttare un occhio alla tracklist per affermarlo) un punto di congiunzione tra il presente e l’era della grande ascesa di Bill, considerato il suo peso massimo assoluto nell’underground attorno alla metà del decennio scorso, dall’altro quest’ultima uscita esprime pure un certo grado di quella formulaicità che ha iniziato ad avvolgere la sua aura nel periodo, non particolarmente amato dal sottoscritto, targato La Coka Nostra.

I cavalli di battaglia sono quelli di sempre, anche se il galoppo non è più sciolto e scattante come un tempo. “Omar Suarez”, il primo duetto inedito tra Bill e Goretex dai tempi dello scisma dei Non Phixion, riesce a richiamare alla mente qualche déjà-vu dai “Glenwood Projects” in virtù del tratto grottesco delle sue rime (<<Brooklyn 1986, Nike sneakers and beamers/teenagers buying keys from a drug dealer named Jesus/we the reason for the Secret Service/posted in trees with burners/exploding like a overheating furnace>>), pur non eguagliando il carisma di una “Futurama” o di una “Canarsie Artie’s Brigade”; l’acidità latente di “Clockwork Burgundy”, particolarmente compatibile con l’incedere di Goretex (ricorda molto quella “Eulogy” che ne chiudeva l’esordio solista), si presta a sfondo per il consueto groviglio di ricordi, cospirazioni e tributi (<<like ’83 in Canarsie/Camaro’s on every block, rest in peace to Artie/I’m that, innovation, syntax in the matrix/witchcraft in the basements, skin grafted by Satan>>); mentre il finale è una diretta emanazione di quel brand you can trust già citato qualche riga fa, con “Spumoni Garden” e “The Hard Way”, rispettivamente prodotte da Sicknature (anche un non udente avrebbe capito all’istante chi fosse il beatmaker…) e C-Lance, autore inoltre dei lineamenti vagamente ispanici di “Manson Vs. Berkowitz”, in cui riesuma e reimpasta le influenze alla “Visions Of Gandhi” del proprio maestro.

Nel loro insieme, i ventotto, striminziti minuti di “Septragram” certamente non sono i più memorabili in una discografia che annovera robetta del calibro di “What’s Wrong With Bill?” e “The Future Is Now”, ma un paio di bei fotogrammi vintage degni dei giorni migliori comunque non mancano. L’inquietante manifesto alla tradizione culinaria antropofaga di “Make Them Die Slowly”, tributo alla famosa pellicola di Ruggero Deodato corredato da misticismo arcano e gangsterismi di stampo tribale, potrebbe tranquillamente essere saltata fuori da un hard disk rimasto sepolto in qualche armadio per oltre un decennio, mentre la titletrack, con la complicità del beat rancoroso di MoSS e la giusta dose di cospirazionismo filo-satanico, è una dose concentrata di tutto ciò che ogni vero seguace del cult leader vorrebbe ascoltare.

Al netto di tutte le osservazioni, rimane in ogni caso complicato collocare questo lavoro all’interno della discografia di Ill Bill. “Septagram” può essere tante cose: un discreto album, un ottimo mixtape, un mezzo passo in avanti o un interessante spin-off dei lavori passati. Personalmente, lo vedo più a proprio agio al fianco di “Black Metal” e i vari “Ill Bill Is The Future” che non come seguito di “The Grimy Awards”. La certezza è che l’ascolto lo merita, il resto è una semplice questione di punti di vista – a voi quindi scegliere il vostro e valutare di conseguenza.

Tracklist

Ill Bill – Septagram (Uncle Howie Records 2016)

  1. Trailer (Intro)
  2. Make Them Die Slowly
  3. Omar Suarez [Feat. Goretex]
  4. Feed Of The Morning [Feat. Jise One]
  5. Getcha Shit Together [Feat. Q-Unique]
  6. Embrace Your Satan [Feat. Goretex]
  7. Septagram
  8. Manson Vs. Berkowitz [Feat. Q-Unique]
  9. Clockwork Burgundy [Feat. Goretex]
  10. The Cycle [Feat. William Cooper and Trife Diesel]
  11. Spumoni Gardens [Feat. Uncle Howie and Q-Unique]
  12. The Hard Way [Feat. Slaine and Lawrence Arnell]

Beatz

  • Ill Bill: 1, 6
  • Dj Skizz: 2
  • Junior Makhno: 3
  • Dj Insite: 4
  • Sicknature: 5, 11
  • MoSS: 7
  • C-Lance: 8, 12
  • Mass Eborup: 9
  • BP: 10
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