Grandmaster Flash – White Lines & Other Messages

Voto: n.g.

Più che una premessa, un’introduzione, qui occorrerebbe un intero tomo enciclopedico. Siamo infatti dalle parti della genealogia – se non della mitopoiesi – della Cultura Hip-Hop, quando quel magma ribollente di suoni, passi, colori, atteggiamenti, slang e codici intrecciatisi negli anni settanta diventava un tutt’uno e s’incarnava nelle fatidiche quattro discipline, tramutando in leggenda quei temerari che avevano tradotto in un disegno preciso ciò che in origine appariva piuttosto disorganico. I cosiddetti pionieri, tra i quali Grandmaster Flash – assieme a una manciata di figure – primeggia in assoluto.

Tutti in piedi, allora, perché Joseph Saddler, nato nel 1958, originario dell’isola Barbados ma creciuto nel Bronx, è un po’ il padre putativo di tutti noi. Ora, raccontarvi cos’abbia fatto, con chi e quando è esattamente ciò che non farò, perché dovreste già saperlo e perché, laddove non lo sappiate, urge rimediare con libri, articoli, interviste e documenti di ogni genere che non faticherete certo a recuperare. Vi do invece qualche notizia sul disco in questione: si tratta di una compilation pubblicata da una piccola etichetta francese, la K West, la quale ha pensato bene di riunire in una silver collection dieci brani a firma Grandmaster Flash & The Furious Five, Grandmaster Flash & Melle Mel e Melle Mel & Duke Bootee. Filologicamente parlando, l’operazione ha in sé diverse lacune (non ultima l’erronea grafia di qualche titolo, che qui riportiamo come da booklet) e lascia in sospeso – data l’assenza di particolari annotazioni – qualsiasi tipo di approfondimento sull’effettiva partecipazione di Flash ai brani in scaletta. E qui occorre aprire una nuova parentesi.

Nonostante il produttore e dj abbia contribuito da protagonista alla diffusione dell’Hip-Hop, la sua partecipazione a “The Message” come ad altri progetti pubblicati dalla Sugar Hill è una questione controversa, poiché è cosa nota che la gran parte dei beat – ma all’epoca non li avremmo neppure chiamati così – venivano realizzati in studio dai turnisti che lavoravano per Sylvia Robinson e soci. Grandmaster Flash era invece l’anima dei live, il fulcro di un’esibizione che Melle Mel, The Kidd Creole, Cowboy, Scorpio e Rahiem completavano, riportando alla sua dimensione originaria lo show nato attorno allo scarno abbinamento di piatti e microfono – da cui ulteriori problemi di assegnazione dei diritti, scioglimenti, riappacificazioni e via a seguire…

Qui, tornando a noi, dico solo che in “White Lines & Other Messages” mi sono imbattuto per caso, un vecchio amico l’ha trovato tra le cianfrusaglie di un centro commerciale a pochi spiccioli e me ne ha fatto una copia su nastro – un tempo si faceva così. Doveroso il ringraziamento, di cuore. La raccolta congela l’unicità di “White Lines”, l’energia di “World War III”, la freschezza perpetua di “The Message” e l’incedere Electro di “Scorpio” in un percorso che ritengo imprescindibile per capire da dove sia partito e quanta strada abbia fatto l’Hip-Hop. Il resto, ripeto, è il contorno, la storia nella Storia, il nozionismo più o meno indispensabile. Perciò il consiglio è semplice: studiate come e quanto vi pare, ma non lasciatevi trovare impreparati di fronte a incastri come <<high price, a very strange reaction/for us to unwind, the more I see, the more I do/something like a phenomenon, baby!/Tellin’ your body to come along, but white lines blow away>>.

Tracklist

Grandmaster Flash – White Lines & Other Messages (K West 1991)

  1. White Lines
  2. World War III
  3. Scorpio
  4. Survival
  5. New York New York
  6. Freedom
  7. Birthday Party
  8. Flash To The Beat
  9. It’s Nasty (Genius Of Love)
  10. Message
  11. White Lines (Free Style Remix By Ben Liebrand)

Beatz

  • Joey Robinson Jr. and Melle Mel: 1
  • Melle Mel, Scorpio and Cowboy: 2
  • Jigsaw Productions and Sylvia Inc. Productions: 3, 7, 8, 9, 10
  • Sylvia Inc. Productions: 4, 5
  • Joey Robinson Jr. and Sylvia Inc. Productions: 6
  • Ben Liebrand: 11
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