Goodie Mob – World Party

Voto: 3

Atlanta, Georgia, Dungeon Family. Dal produrre musica nello scantinato di Rico Wade di tempo ne è passato, il sud ha assunto una propria identità praticamente minimizzando il gap esistente nei confronti delle due coste più famose e, anzi, ha portato (spesso) una ventata di freschezza all’Hip-Hop degli ultimi anni. Merito, tra gli altri nomi che sono sicuro oramai conosciate già, anche dei Goodie Mob: dagli esordi di “Cell Therapy EP” nel 1993 allo scioglimento (definitivo?) del gruppo trascorrono quasi dieci anni di musica, di Dirty South, di una salsa calda e appiccicosa fatta di Funk, Gospel e ritmi forsennati.

“World Party” per i Goodie è il disco numero tre, la formula è pressoché invariata, soprattutto per quel che riguarda il tono delle liriche e l’attitudine al microfono dei quattro protagonisti, ma il risultato complessivo non regge il confronto con “Soul Food” (1995) e “Still Standing” (1998), di fatto due piccoli classici. Cee-Lo, Khujo, T-Mo e Big Gipp si ripresentano al pubblico in grande stile (in particolar modo il primo), l’unione e, spesso, la sovrapposizione tra le loro quattro voci funziona ancora abbastanza bene, tuttavia non può dirsi altrettanto felice l’apertura verso un suono più facile e radiofonico da parte degli immancabili Organized Noize (oltre a Deric “D-Dot” Angeletti, Easy Mo Bee, Rondal Rucker, Mr. DJ e via dicendo). L’invito allargato a una grande festa globale finisce allora col rivelarsi un’arma a doppio taglio: scarso entusiasmo per chi ancora non conosceva i Goodie Mob, delusione per chi li adorava (ho la pretesa di ritenermi tra i rappresentanti della seconda categoria).

Le atmosfere dei due dischi precedenti riecheggiano solo in parte all’interno di “World Party”, ad esempio in “The Dip” (straordinario l’incedere sincopato di Cee-Lo), in “Cutty Buddy”, parzialmente nella titletrack, che riprende nel ritornello “All Night Long” di Lionel Richie (<<party, party, fiesta, forever>>) e nella grassissima “I.C.U.”, ma il passo verso qualcosa di differente rispetto agli standard del gruppo, alla fine, risulta un po’ più lungo del dovuto, tanto che – parlando per frasi fatte – il gioco non vale la candela. Quindi: 1) recuperate senza alcuna esitazione “Soul Food” e “Still Standing”, perché a mio avviso sono un pezzo di storia della musica Hip-Hop degli anni novanta; 2) a quel punto avvicinatevi pure a “World Party” consapevoli del fatto che rimanga un album ascoltabile, scorrevole, di largo respiro, sebbene inferiore agli altri due.

<<God, grant me the serenity to accept the things I cannot change, courage to change the things I can and wisdom to know the difference>>.

Tracklist

Goodie Mob – World Party (LaFace Records 1999)

  1. Invitation To The World Party
  2. World Party
  3. Chain Swang
  4. Get Rich To This [Feat. Big Boi and Backbone]/Parking Lot (Break)
  5. The Dip
  6. All A’s [Feat. Backbone]
  7. What It Ain’t (Ghetto Enuff) [Feat. TLC]
  8. I.C.U. [Feat. Sleepy Brown]
  9. Rebuilding
  10. Just Do It/Poochie (Break)
  11. Street Corner [Feat. Backbone]
  12. Cutty Buddy [Feat. Sleepy Brown]
  13. Fie Fie Delish
  14. Go Back (Break)

Beatz

  • Organized Noize: 2, 4, 8, 11, 12
  • Coptic, Deric “D-Dot” Angeletti and Derrick Trotman: 3
  • Cee-Lo and T-Mo: 5
  • Mr. DJ: 6
  • Cyptron and Dallas Austin: 7
  • Deric “D-Dot” Angeletti and Kanye West: 9
  • Rondal Rucker: 10
  • Easy Mo Bee: 13
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