Erykah Badu – New Amerykah Part One (4th World War)

Voto: 4,5

amerykahMore action, more excitement, more everything… Welcome to Amerykah... Benvenuti all’ascolto del quarto album di Erykah Badu, attesissimo e inaspettato allo stesso tempo, che esce cinque anni dopo il premiato “Worldwide Underground”. Cinque anni non sono poi molti, eppure è un tempo sufficiente per veder cambiato notevolmente lo stile di Erykah; è per questa ragione che “New Amerykah Part One” è stato accolto con pari lodi e critiche dall’affezionato pubblico, tra chi ha compreso il cambiamento operato dall’artista e chi invece non l’ha affatto apprezzato. Cambiamento, quello di cui parliamo, che si riferisce sia alle sonorità che ai messaggi che la Badu sceglie di diffondere con questo nuovo disco: è una Erykah più adulta e matura, sia musicalmente che come individuo, una Erykah che ha sofferto per la perdita di alcuni colleghi, che non nasconde il suo lato più spirituale, che espone senza paura il suo pensiero su tematiche sociali e politiche e che, come sempre, sforna un disco che resta nella memoria di chi lo ascolta.

Il primo singolo è “Honey”, traccia nascosta dell’album: a chi mai verrebbe in mente di non far comparire nella tracklist la traccia più d’impatto, il singolo?! Solo a chi sa di poterselo permettere… Il brano, infatti, viene annunciato alla fine dell’outro, per cui tocca terminare tutto l’album per capire dove sia finito – e va bene così. “Honey”, che serviva a dare un’idea di come sarebbe stato “New Amerykah”, risulta invece essere in assoluto il pezzo meno rappresentativo dell’album, quello più Pop, quello che non ha un gran testo e usa un beat di 9th Wonder che ricorda una Los Angeles di almeno dieci anni fa. Oltre a lui, incontriamo altri nomi illustri tra i produttori: il grosso del lavoro viene affidato a uno staff capeggiato dai Sa-Ra Creative Parters, collettivo decisamente adatto a creare la giusta atmosfera per la voce di Erykah, dando il massimo (picco alto in “The Cell”) per rendere il tutto più Funk e Soul possibile.

Non si può non nominare ed elogiare Madlib, che compare come produttore della traccia forse più bella, “The Healer”, in cui Erykah descrive eccellentemente cosa rappresenti per lei l’Hip-Hop: difficile non condividere la sua opinione! L’altro brano col produttore della Stones Throw è “My People”, che ha un non so che di tribale e ipnotico e una citazione finale di Martin Luther King, per quanto il testo si componga di due frasi ripetute come fossero un mantra e perciò è una delle canzoni che più esortano a muoversi, a non mollare. Fanno capolino, poi, la voce e le mani da pianista/tastierista di Georgia Anne Muldrow in “Master Teacher”, altro episodio da non perdersi, tanto che viene spontaneo chiedersi se la piccola Georgia non possa diventare l’erede musicale di Erykah. Chissà, intanto lei giustamente si prepara: se a ventidue anni duetta con una delle moderne regine del Soul/Hip-Hop, tra qualche tempo dove sarà in grado di arrivare?

Senza contare l’outro e “Honey”, la prima parte di “New Amerykah” si chiude con un tributo a J Dilla e ODB, “Telephone”: di questo pezzo è nota ai più la leggenda secondo cui la madre del primo avrebbe raccontato che il figlio, nei suoi ultimi giorni di vita, avesse ricevuto indicazioni dallo spirito di Russell su che strada intraprendere una volta varcata la soglia dell’Aldilà, ovvero di non prendere un autobus rosso; dal canto nostro, siamo certi che l’anima di Dilla abbia raggiunto la meta migliore (R.I.P.). Come suggerisce e promette Erykah, ora non resta che aspettare con ansia la seconda parte di “New Amerykah” e scoprire cos’altro ci racconterà di questa quarta guerra mondiale: della prima, possiamo solo dire un gran bene!

Tracklist

Erykah Badu – New Amerykah Part One (4th World War) (Universal Motown 2008)

  1. Amerykahn Promise
  2. The Healer
  3. Me
  4. My People
  5. Soldier
  6. The Cell
  7. Twinkle
  8. Master Teacher
  9. That Hump
  10. Telephone
  11. Honey (Bonus Track)

Beatz

  • Roy Ayers with the co-production by Edwin Birdsong and William Allen and the additional production by Erykah Badu and Mike “Chav” Chavarria: 1
  • Madlib: 2, 4
  • Shafiq Husayn and Erykah Badu: 3, 6
  • Karriem Riggins and Erykah Badu: 5
  • Taz Arnold, Shafiq Husayn, Erykah Badu and Mike “Chav” Chavarria: 7
  • Shafiq Husayn: 8
  • Erykah Badu, Om’Mas Keith and Shafiq Husayn: 9
  • Erykah Badu, James Poyser and Ahmir Thompson: 10
  • 9th Wonder: 11
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