Elzhi – The Preface

Voto: 4 +

ElzhiPreface500Che Detroit non significasse solo Eminem era chiaro oramai da diversi anni, ma qui la lista sembra allargarsi sembra più: a J Dilla, ovviamente in testa all’elenco, segue infatti un’intricata schiera di rapper e beatmaker che – in maniera più o meno diretta – hanno avuto a che fare proprio con quest’ultimo. Non che James Dewitt Yancey fosse un A&R infallibile (e i diversi casi da citare sarebbero francamente spinosi), questa nuova ondata di Hip-Hop proveniente dalla Motor City passa però quasi sempre lungo la sua ombra, anche quando si tratta di Elzhi e Black Milk.

Il primo, per chi non lo sapesse, è negli Slum Village grosso modo da quando ne uscì Dilla (poi toccò a Baatin), anzi, volendo essere precisi è la metà capace del gruppo, dato che T3 non ha mai dimostrato qualità davvero brillanti, il secondo è invece il nuovo gioiellino del cassa e rullante detroitiano, nel corso degli ultimi anni ha messo lo zampino su un numero sempre maggiore di uscite (vedi alla voce Torae, Wildchild, GZA, Guilty Simpson, Pharoahe Monch, Phat Kat…) e si è fatto notare sia coi propri soci (B.R. Gunna) che in veste solista.

Se le premesse sono queste, il quattro più che avete letto in alto è per certi versi (e provocatoriamente, sia chiaro) il minimo che ci si potesse aspettare dall’esordio di Elzhi considerando anche l’ottimo antipasto di “Euro Pass (An Exclusive Tour CD)”, perché “The Preface”, il cui valore assoluto resta alto, cede qualcosina proprio dove meno te l’aspetti, ossia nella selezione dei beat. L’mc è in tutta probabilità alla sua prova migliore fino ad oggi, libero di aggirare la piattezza tematica degli Slum Village il nostro El sceglie di affrontare svariati argomenti e in più di un’occasione lo fa attraverso soluzioni metriche per nulla banali (come in “D.E.M.O.N.S.” e “Guessing Game”), nel complesso “The Preface” gode perciò di una solida compiutezza che non si riduce solo agli immancabili (e graditi) esercizi di stile alla “Motown 25”, “Brag Swag” (legnate come da programma) o “Hands Up”, superando nei fatti le recenti prove dei concittadini Fat Ray, Guilty Simpson e Phat Kat – tutti presenti in scaletta.

La produzione, come dicevo, è affidata quasi interamente a Black Milk (solo tre tracce per Dj Dez e T3, più qualche breve interludio ad opera di Leaf K. Mayfield, Petey Pistol e Denmark Vessey), la selezione di bassi e batterie è accattivante e il taglio sbilenco e ipnotico dei sample conferma Detroit tra le realtà più interessanti dell’odierno panorama Hip-Hop, in particolare citerei ancora “Motown 25”, “Brag Swag”, “Hands Up” e “Transitional Joint” (un po’ troppo 9thwonderesca?), tuttavia manca un vero e proprio colpo di genio, manca quel beat che ti fa schizzare l’adrenalina a livelli inauditi. “The Preface” resta quindi un disco da non lasciarsi sfuggire, un lusinghiero 4 + che, con un Black Milk al top della forma, poteva salire ancora di mezzo voto o addirittura meritarsi la cinquina piena.

Tracklist

Elzhi – The Preface (Fat Beats Records 2008)

  1. Intro (The Preface)
  2. The Leak [Feat. Ayah]
  3. Guessing Game/Interlude
  4. Motown 25 [Feat. Royce Da 5’9″]
  5. Brag Swag
  6. Colors
  7. Fire (Rmx) [Feat. Black Milk, Danny Brown, Fat Ray, Fatt Father and Guilty Simpson]
  8. D.E.M.O.N.S./Interlude
  9. Save Ya [Feat. T3]
  10. Yeah [Feat. Phat Kat]
  11. Transistional Joint/Interlude
  12. Talking In My Sleep/Interlude
  13. The Science [Feat. Fes Roc]
  14. Hands Up/Interlude
  15. What I Write
  16. Growing Up [Feat. A.B.]

Beatz

  • Dj Dez: 1, 13, 14b
  • Black Milk: 2, 3a, 4, 5, 6, 7, 8a, 10, 11a, 12a, 14a, 15, 16
  • Leaf K. Mayfield: 3b
  • Petey Pistol: 8b, 12b
  • T3: 9
  • Denmark Vessey: 11b

Scratch

All scratches by Dj Dez