Earl Sweatshirt – Doris

Voto: 3,5 | Reviewed by Gabriel

Thebe Neruda Kgositsile, in arte Earl Sweatshirt, è un giovanissimo mc membro dell’ormai famosa crew losangelina Odd Future. Personaggio misterioso e alquanto insolito, cresce in un ambiente congeniale al suo talento, tra i libri di diritto della madre professoressa e il ricordo scolorito di un padre attivista che si allontanò dalla famiglia quando lui aveva solo sei anni. Se, da una parte, la vita sembrava voltargli le spalle, dall’altra il frutto delle esperienze vissute incoraggiarono nel giovane Earl la necessità di sfogarsi davanti a un foglio, riuscendo in brevissimo tempo a catturare l’attenzione di tutti grazie a due ottimi mixtape. Il presunto viaggio nelle Isole Samoa per concludere gli studi, motivo delle presenze saltuarie nelle uscite del collettivo, oltre al lancio del singolo “Chum” a fine duemiladodici, brano autobiografico caratterizzato da un notevole giro di piano, aiutarono a crescere ulteriormente le aspettative attorno al suo nome, rendendo “Doris” uno degli esordi più attesi degli ultimi anni.

Ambizioso e ben costruito nelle sue quindici tracce, l’album si distacca dalle sonorità sperimentate da Tyler, The Creator e compagnia, proponendo invece una maggiore meticolosità nella ricerca dei suoni, ad eccezione della conclusiva “Knight” in cui si riprende un campione già adoperato tante primavere fa da RZA. Il leader del Wu-Tang Clan è tra l’altro qui presente nella realizzazione del beat di “Molasses”, anche se negargli una strofa e relegarlo a un semplice ritornello è quasi un delitto. Omicidio colposo ed ergastolo immediato è invece la sentenza per aver utilizzato una voce divina come quella di Frank Ocean a favore di un verso a metà tra Rap e parlato nel brano intitolato “Sunday”. Oltre al già citato RZA, il tappeto musicale vede alternarsi produttori del calibro di Alchemist, Neptunes, dei sempre più richiesti BADBADNOTGOOD e dello stesso Earl, che per l’occasione utilizza lo pseudonimo randomblackdude dimostrando una certa abilità anche alle macchine.

Il tutto, però, ruota attorno ai testi complessi e spesso sofferti del protagonista, accompagnati da un particolare flow non proprio semplice da digerire, così come la mancanza di ritornelli di facile piglio rendono ancor più faticoso l’ascolto. Il sarcasmo e l’ironia si manifestano con costanza, mentre sono gli spunti più introspettivi affrontati in “Burgundy” a mantere alto il livello d’interessamento dell’ascoltatore. All’anima più creativa e bizzarra del personaggio rimanda “Whoah”, di chiaro stampo OFWGKTA come la minimalista “Sasquatch”. Gioca sul costrasto synth/drum machine “Centurion”, in collaborazione con Vince Staples, altro giovane prodigio e autore di una strofa davvero di qualità per il terzo singolo estratto. E’ incalzante il ritmo che spinge “20 Wave Caps” con stacchi molto efficaci, mentre la produzione di rara bellezza di “Hoarse” è merito dei BBNG, in grado di creare un’atmosfera quasi western dominata da una batteria martellante accompagnata da una chitarra che prende vita solo nel chorus.

Qualcuno dirà, soprattutto dopo aver ascoltato “Chum” e “Hive”, che “Doris” avrebbe potuto puntare ancora più in alto, non limitandosi a mettere in mostra semplicemente le virtù di Earl Sweatshirt, ma confermando le premesse prospettate; dunque non resta che attendere la definitiva maturità artistica di un diciannovenne sorprendente e di potenzialità al momento indeterminabili, considerazione che vuol essere più un monito a non spostare i riflettori dal ragazzo che un banale giro di parole per celare una soddisfazione solo parziale.

Tracklist

Earl Sweatshirt – Doris (Tan Cressida/Columbia Records 2013)

  1. Pre [Feat. SK Là Flare]
  2. Burgundy [Feat. Vince Staples]
  3. 20 Wave Caps [Feat. Domo Genesis]
  4. Sunday [Feat. Frank Ocean]
  5. Hive [Feat. Vince Staples and Casey Veggies]
  6. Chum
  7. Sasquatch [Feat. Tyler, The Creator]
  8. Centurion [Feat. Vince Staples]
  9. 523
  10. Uncle Al
  11. Guild [Feat. Mac Miller]
  12. Molasses [Feat. The RZA]
  13. Whoah [Feat. Tyler, The Creator]
  14. Hoarse
  15. Knight [Feat. Domo Genesis]

Beatz

  • Michael “Uzi” Uzowuru: 1
  • The Neptunes: 2
  • Samiyam and randomblackdude: 3
  • randomblackdude with the additional production by Frank Ocean: 4
  • randomblackdude with the additional production by Matt Martians: 5
  • randomblackdude with the additional production by Christian Rich: 6a
  • Chad Hugo, Christian Rich and randomblackdude: 6b
  • Tyler, The Creator: 7, 13
  • Christian Rich: 8, 15
  • randomblackdude: 9, 11
  • The Alchemist with the additional production by randomblackdude: 10
  • The RZA with the co-production by Christian Rich: 12
  • BADBADNOTGOOD: 14