D12 – Devils Night
A Detroit sei compari fanno un patto: il primo di loro che riesce a sfondare grazie all’Hip-Hop deve tornare indietro e aiutare gli altri cinque per portarli sulla strada del successo. Caso vuole che uno degli interessati risponda al nome di Eminem, che in quanto a notorietà e dati di vendita ha forse superato le più rosee aspettative del gruppetto di amici. Bene, il biondino la promessa l’ha mantenuta davvero e i Dirty Dozen sono il frutto di quell’accordo, tradotto in un esordio intitolato “Devils Night”. Ma perché dodici se i membri del gruppo sono solo sei? Semplice: perché ognuno di loro ha un proprio alter ego, dunque 6 + 6 = 12! Eminem già lo conoscete, gli altri invece sono Kon Artis, Swift, Kuniva, Bizarre e Proof; senza girarci attorno, l’unico dei cinque che a mio avviso ha un talento da seguire è proprio quest’ultimo, dotato di un flow molto particolare e subito intrigante. Non a caso i Nostri pensavano dovesse essere proprio lui a sfondare, invece…
Ora, suppongo conosciate il gruppo soprattutto grazie a “Purple Pills” (o meglio grazie a “Purple Hills”, versione alternativa destinata alle radio e ai canali musicali): il pezzo non è male, la base è carina e si lascia ascoltare senza difficoltà, adeguandosi a un’ampia scelta di gusti; lascia però l’amaro in bocca la scelta di aver proposto due brani differenti, uno col testo che fa riferimento alle droghe e l’altro ripulito perché altrimenti a rischio censura. Certo, si sa, sono i cari vecchi bucks che comandano, ma le palle o le tiri fuori del tutto o te le tieni nelle mutande… Comunque, oltre al singolone vanno segnalate “Fight Music”, sorretta da una produzione abbastanza cattivella, la titletrack e “Pimp Like Me”, cui giova la bella voce di Dina Rae; apprezzabile, poi, la scelta di inserire qualche scratch in “That’s How” ed “Instigator”. In sostanza, tuttavia, a tirare avanti la baracca è sempre lo stesso Eminem, a un livello fin troppo superiore rispetto ai compagni di merenda, forse non ancora del tutto pronti a uscire con un progetto così ambizioso – per giunta spinto da una major.
La parte rimanente della tracklist non offre infatti grandi prestazioni e fatica a focalizzare con precisione lo stile del sestetto, in gran parte adagiato sulla scia preparata dal caro Marshall. Nulla di nuovo all’orizzonte, nessuna prova sorprendente, un’originalità mitigata dal bisogno di non volersi mai allontanare troppo dall’aura magica di Eminem; una sufficienza striminzita è l’unico voto possibile da dare a “Devils Night”.
Tracklist
D12 – Devils Night (Interscope Records 2001)
- Another Public Service Announcement
- Shit Can Happen
- Pistol Pistol
- Bizarre (Skit)
- Nasty Mind [Feat. Truth Hurts]
- Ain’t Nuttin’ But Music
- American Psycho
- That’s How (Skit)
- That’s How
- Purple Pills
- Fight Music
- Instigator
- Pimp Like Me [Feat. Dina Rae]
- Blow My Buzz
- Obie Trice (Skit)
- Devils Night
- Steve Berman (Skit)
- Revelation
- Girls
Beatz
- Denaun Porter: 2, 15
- Eminem: 3, 7, 10, 12, 14, 16, 19
- Dr. Dre: 5, 6, 11, 18
- Denaun Porter with the co-production by Eminem: 9
Moro
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