Cage – Hell’s Winter

Voto: 4,5/5

Cage05500Ora che sono passati diversi mesi dall’uscita di “Hell’s Winter”, mi sembra giusto partire sgombrando il campo da un paio di equivoci che, più di tutti, hanno segnato i giudizi e i commenti sparsi in rete. Per cominciare, a quanti hanno visto in quest’ultimo un punto di rottura con la precedente produzione di Cage dico che se svolta c’è stata, questa è andata tutta in favore di una maturazione tecnica e personale che ha segnato positivamente la sua prima uscita targata Definitive Jux. “Movies For The Blind” era (e suonava come) una gustosa raccolta di materiale in parte già edito, “Weatherproof” è un EP che rientra troppo nel canone Eastern Conference per trarne chissà quali conclusioni, neppure i vari progetti a più teste (Smut Peddlers, Nighthawks, The Weathermen, Leak Bros.) chiarivano con esattezza le idee su uno degli mc’s più oscuri di tutti i tempi; “Hell’s Winter” riesce invece a mostrarsi equilibrato e omogeneo proprio come un vero disco solista da studio dovrebbe, perciò potremmo azzardare a dire che è esattamente qui, come mai prima, che Cage si presenti – finalmente – nella sua veste più adulta.

Punto numero due: a chi ha lamentato una presunta epurazione lirica del signor Chris Palko, consiglio di leggere attentamente i testi di “Hell’s Winter” (presenti nel booklet), perché ritroverà la stessa scheggia impazzita di “Agent Orange”. Il repertorio gravita infatti attorno a una vita tormentata e complessa, dalle violenze subite a causa di un padre fanatico e fuori di testa (“Too Heavy For Cherubs”) al ruolo rivestito dalla madre durante l’infanzia in Germania (“Stripes”), passando chiaramente per la dipendenza vissuta in prima persona (<<didn’t quit PCP, it quit me>>) e la dura esperienza degli istituti psichiatrici (“Subtle Art Of The Break Up Song” e “Peeranoia”). Questo è sicuramente il cuore pulsante di “Hell’s Winter”, l’incubo che, dove più e dove meno, torna a galla nella maggior parte delle quattordici tracce presenti.

Abbiamo però modo di ascoltare anche un Cage ironicamente macabro (“The Death Of Chris Palko”, con Camu Tao), storyteller (“Scenester”, una delle tracce più belle del disco), che non le manda a dire a nessuno (“Public Property”, i cui riferimenti ai signori High & Mighty sono più che espliciti), critico nei riguardi dell’attuale Governo americano (“Grand Ol’ Party Crash”, nella quale interpreta un soldato in fin di vita) e terribilmente misogino. A quanto detto, bisogna ancora aggiungere che al microfono c’è un mc di qualità eccelsa, preciso negli incastri e in completa sintonia coi beat e i featuring selezionati (“Left It To Us” sembra quasi un estratto di “The Conspiracy”). Tanto per approfondire il discorso, mi preme segnalare lo straordinario lavoro dei produttori di casa Def Jux, che sotto la guida discreta di El-P hanno dato un filo di continuità all’intero progetto senza mai cadere nei pericoli dell’Hip-Hop più astratto; discorso a sé per “Grand Ol’ Party Crash”, strepitosa divagazione di un Dj Shadow in gran forma.

Morale della favola? “Hell’s Winter” è tra le proposte più interessanti della passata stagione musicale e, se avete bisogno di qualche altra considerazione, vi lascio tre perle niente male: <<I need a girl to make me crash my benz up/a whistler with a blade that’ll cut all my ends up/…/I tried a lot of drugs/I tried a lot of ladies/some I probably wouldn’t have tried/if I wasn’t on drugs/…/if you don’t hear back from me/it’s probably ‘cause my record flopped and my life is a catastrophe>>.

Tracklist

Cage – Hell’s Winter (Definitive Jux 2005)

  1. Good Morning
  2. Too Heavy For Cherubs
  3. Grand Ol’ Party Crash (GOP UBER ALLES) [Feat. Jello Biafra as The Dubya]
  4. The Death Of Chris Palko [Feat. Camu Tao]
  5. Stripes
  6. Shoot Frank [Feat. Darryl Palumbo]
  7. Scenester
  8. Perfect World
  9. Subtle Art Of The Break Up Song
  10. Peeranoia
  11. Left It To Us [Feat. El-P, Aesop Rock, Tame One and Yak Ballz]
  12. Public Property
  13. Lord Have Mercy
  14. Hell’s Winter

Beatz

  • El-P: 1, 9, 13, 14
  • Blockhead with the additional production by El-P: 2
  • Dj Shadow: 3
  • Central Services: 4, 8
  • Blockhead with the co-production by El-P: 5
  • RJD2: 6
  • Blockhead: 7
  • paWL: 10
  • Camu Tao: 11, 12