Blaq Mobb – Infamous Legacy: Queensbridge To Worldwilde

Voto: 2,5

blaqmobbilqtw170Maledette aspettative! Sono al PC che indago su nuove uscite, produzioni poco chiacchierate e chicche dell’ultima ora quando, all’improvviso, mi imbatto in un titolo fresco fresco: G.O.D. Pt. III, “Infamous Legacy”. Non aspetto ulteriori informazioni, carico la mia carta prepagata ed eseguo subito un bell’ordine via internet; dopo pochi giorni il suddetto (il disco, non G.O.D.) arriva a casa e lo infilo nel lettore ansioso e carico, appunto, di aspettative, metto le cuffie e…che palle! “Infamous Legacy” non è affatto un nuovo studio album del Padrino del Queensbridge, ma un mixtape del gruppo Blaq Mobb, composto appunto dall’mc degli Infamous Mobb e da Flame Killer, un loro giovane affiliato cresciuto grazie all’appoggio di mister Cooper.

La prima critica da elargire è all’eccessività del tutto: due CD e ben quarantacinque tracce (tra le quali alcuni skit), mi sembra davvero troppo materiale per raggiungere agevolmente la fine durante l’ascolto e il risultato si traduce infatti in un’esperienza per nulla scorrevole. Se poi consideriamo che buona parte delle strumentali sono già edite in altri prodotti provenienti dal Queen’s e che molte, soprattutto nel secondo disco, sono di scarsa qualità, in particolar modo dal punto di vista della registrazione e del missaggio, ecco che ci piove in testa un macigno indigeribile. In più, la mancanza di qualsiasi sorta di informazione in merito ai beat fa sì che non si possa approfondire la conoscenza dell’album e onestamente un po’ infastidisce; nel complesso, le basi (ri)utilizzate sono caratterizzate dalle più classiche sonorità gangsta east coast (non è un ossimoro), con atmosfere cupe, batterie minimali e risultati parecchio, come si dice, street.

Dal punto di vista delle rime, risulta più facile intuire risultati e inflessioni: G.O.D. Pt. III dimostra sempre di essere in grado di cavalcare un beat sputando rime al vetriolo, Flame Killer si attesta al contrario su un livello mediocre, senza brillare ma senza neppure suscitare critiche particolarmente aspre; va detto, però, che non è stato scelto un filo conduttore particolare nella stesura dei testi, i quali sono in sostanza il frutto di un collage tra strofe nuove e qualche ripescaggio proveniente dal passato. A conti fatti non si tratta affatto di un album essenziale ed incuriosirà solo chi, come me, nutre una passione spasmodica per Mobb Deep e soci. Infine, anche se mi piange il cuore, sottolineo il modo alquanto raffazzonato con cui “Infamous Legacy” è stato completato persino nella confezione, dall’artwork (sul cartoncino esterno appare, anche come intestazione, il solo G.O.D., all’interno ecco invece spuntare Flame Killer e il nome Blaq Mobb; forse inizialmente quest’ultimo era stato confinato tra i featuring?) ai grossolani errori di ortografia (worlwilde o worldwilde? Entrambe le diciture sono stampate in copertina…).

Se anche voi nutrivate particolari aspettative, spero di avervi salvato; mio malgrado…

Tracklist

Blaq Mobb – Infamous Legacy: Queensbridge To Worldwilde (Ascetic Music 2011)

CD 1

  1. Intro
  2. How U Want It [Feat. Prodigy, Un Pacino and Big Twins]
  3. Money On My Mind [Feat. TY Nitty]
  4. Freestyle
  5. Change
  6. It’z On
  7. Party Thunn
  8. Side Piece
  9. Skit
  10. Get A Grip
  11. Let It Be
  12. Rap Warlordz
  13. Skit
  14. Get Money
  15. I’m From The Hood
  16. She’s Mine Tonight
  17. Wise Men
  18. I’m From The Hood Part 2
  19. Don’t Take My Space
  20. Freestyle
  21. Whut It Do
  22. Say It Ain’t So
  23. To Be Real [Feat. Chinky]

CD 2

  1. Intro
  2. When You Thought It Was Safe
  3. Bigger Than
  4. Son Of A Gun
  5. Ashez To Ashez
  6. We Runnin Shit
  7. NY Shit
  8. BI-Coastal
  9. Bigger Picture
  10. East Coast
  11. Don’t Do It
  12. The Way You Make Me Feel
  13. BX To QB
  14. Tribute To Notorious
  15. Yes
  16. Bloody Massacre
  17. 50-50
  18. Dopeman
  19. Skit
  20. Heavy Metal
  21. Sleep When I’m Dead
  22. It’s Not Muzik
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