Atmosphere – Fishing Blues

Voto: 3

atmofishingbluesQuali valori viene spontaneo associare alla pesca? Le finalità, a pensarci, possono essere di vario tipo: dal primitivo istinto di sopravvivenza al semplice atto ricreativo, da una passione vissuta con intensa partecipazione fino a vera e propria fonte di sostentamento dovuta al duro lavoro trascorso una notte dietro l’altra affidandosi alla clemenza delle acque. In parallelo, l’ultima fatica degli Atmosphere sembra volerci attirare a sé proprio come un pesce alla lenza (sì, stiamo giocando col titolo, ok?), quasi dicendoci qui ce n’è per tutti… (diciotto tracce, ospiti come DOOM, Kool Keith ed Aesop Rock); attenzione però, il potere ingannatore dell’esca a volte è molto forte.

Il duo originario del Minnesota era reduce da “Southsiders” (non un capolavoro, per me) e con “Fishing Blues”, ovviamente sotto Rhymesayers, si conferma una delle coppie più longeve nel panorama Hip-Hop, un percorso di crescita oramai ventennale che li ha portati a trovare un’alchimia unica sia sotto il profilo musicale che nella reciproca intesa, punto di forza di ogni loro progetto. La produzione è interamente affidata al gigantesco Ant e il singolo di lancio è “Ringo”, pezzo troppo scanzonato e con sonorità anni ‘50/’60 che, francamente, non invoglia molto all’ascolto del disco. E in effetti nel prosieguo della tracklist non sempre veniamo ricompensati: la sensazione più netta è quella di trovarci spesso ai confini dell’Hip-Hop, molti episodi possiedono giri strumentali ben strutturati e ricchi di sfumature (come in “Won’t Look Back”, con la voce di Kim Manning al ritornello, o in “Still Be Here”, che al bel groove di piano accompagna delle voci celestiali che stonano un po’), ma non hanno l’energia sprigionata altrove dal gruppo. Altri intermezzi dal timbro più classico, vedi “When The Lights Go Out” assieme a DOOM e Kool Keith che si comportano discretamente e “Seismic Waves” con una base molto Electro, servono invece da diversivo per ritornare su un clima che risulti familiare al pubblico tradizionale degli Atmo.

Avventurandoci tra le barre di Slug, i temi risultano come di consueto molto personali e non è insolito che il beat accompagni i suoi racconti con tocchi leggeri, lasciandoli in primo piano – “Next To You” e la malinconica “The Shit That We Have Been Throught” ne sono due esempi. Che lo storytelling sia nelle sue corde, in particolare se si tratta di scavare a fondo nel proprio vissuto, è cosa nota, pratica qui valorizzata soprattutto in “Anybody That I’ve Known”, che racconta di alcuni rimpianti, e “Chasing New York” con la collaborazione di Aesop Rock, brano che affianca diverse vicissitudini agli scorci della Grande Mela.

“Fishing Blues” è insomma un’operazione curata in tutti i dettagli e se rispetto agli arrangiamenti, a seconda dei gusti di ciascuno, il risultato complessivo appare quantomeno discutibile, la forza che lega i due non sembra avere cedimenti. Nel corso degli anni gli Atmosphere hanno fatto della sperimentazione un loro cavallo di battaglia, consolidando un’identità molto marcata, e qui se ne ha la conferma: cambia il profilo, non la sostanza. Veniamo quindi presi all’amo e, come si suol dire, sta a noi finire in padella o riuscire a ributtarsi in mare. In una parola? Scivoloso.

Tracklist

Atmosphere – Fishing Blues (Rhymesayers Entertainment 2016)

  1. Like A Fire
  2. Ringo
  3. Besos
  4. Pure Evil [Feat. I.B.E.]
  5. Perfect
  6. Seismic Waves
  7. Next To You [Feat. deM atlaS]
  8. The Shit That We’ve Been Through
  9. When The Lights Go Out [Feat. DOOM and Kool Keith]
  10. No Biggie
  11. Everything
  12. Chasing New York [Feat. Aesop Rock]
  13. Sugar
  14. Fishing Blues [Feat. The Grouch]
  15. Won’t Look Back [Feat. Kim Manning]
  16. Anybody That I’ve Known
  17. Still Be Here
  18. A Long Hello

Beatz

All tracks produced by Ant

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Paolo HCM

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